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in alto a sinistra, vessillo, dal basso verso l'alto: BASA / LA / FAMA / SOL / DELL
verso: 183
Parte superiore: cornice lilla; figura femminile seduta, con veste giallo olivastro (forse scurito) e camicia bianca, capelli biondo-fulvo. Corona turrita sul capo e altre tre torri appoggiate sulle ginocchia. Nella mano destra la donna tiene un giavellotto, sul quale si avvolge un cartiglio, e un libro. Nella mano sinistra sorregge un libro aperto sul quale poggia la zampa il leone alato di san Marco. Parte inferiore: stemma d'oro, foglie laterali verdi, cimiero brunito con piume rosso bordeaux chiaro, al centra tracce di un leone rampante rosso. Sulla pergamena tracce di righe e riquadri.
L'allegoria di città è difficilmente decifrabile, sia perché il motto non è completo, sia per la presenza in grembo alla figura femminile di tre torrioni che sembrano una ripetizione del torrione che essa porta sul capo. Lo stemma ha la corona baronale (contraddistinta da sette palle) e l'elmo con visiera a canelli di tre quarti. Il colore dell’elmo indica una famiglia di cittadinanza, mentre è noto che più esso è volto di profilo meno nobile è il portatore. Poiché la parte superiore ricorda le raffigurazioni di dedizioni di città a Venezia e poiché lo stemma non si riferisce ad una città ma ad una famiglia, si può pensare che la pergamena ricordi un patto storico di cui tale famiglia sarebbe stata protagonista, come ad esempio la conquista di una città.
Groneuer H., Elementi di araldica, Genova 1974
Spreti V., Enciclopedia storico nobiliare italiana. Famiglie nobili e titolate viventi riconosciute dal R.° governo d'Italia compresi: città, comunità, mense vescovili, abazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti, Milano 1928-1935, Voll. 8