in basso a destra: Inv. / N° / 23/6
sul cartoncino di supporto: 5
L'espressione sofferta del volto è accentuata dal chiaroscuro sulla destra, mentre a sinistra il copricapo è il colletto sono appena accennati. Tratteggio molto accurato e sapiente. Carta color biscotto a grana media, controfondato.
Per quanto riguarda il soggetto, l'acconciatura appena abbozzata (berretto o fazzoletto annodato sulla nuca), l'espressione sofferente e i tratti molto marcati impediscono di stabilire con precisione se si tratta di un uomo o di una donna. Il disegno è attribuito tradizionalmente a Lebrun. L'indicazione è vaga, senza alcuna indicazione. Di Lebrun pittore il ThiemeBecker ne riporta sette e di pittrici cinque, compreso tra il 1600 e il 1800. Il più notevole è Charles Lebrun, Parigi 1619-1690, scolaro del Perriers e di Simon Vouet, già nel 1638 pittore del re, con Poussin nel 1642 a Roma, dove soggiornò tre anni studiando le opere di Raffaello, Guido Remi, dei Carracci e ispirandosi per opere di soggetto e mitologico romano. Ritornato a Parigi nel 1646 dipinse per chiese e palazzi. La sua ricca produzione dette impulso allo stile Luigi XIV.
Thieme U./ Becker F., Allgemaines Lexikon der Bildenden Künstler, Leipzig 1907-1950, I-XXXVII