in basso a sinistra: N. 6. / 23/267
verso, in basso, lungo il margine sinistro: [inizi]ato / 5 Maggio 1829 terminato li 11 Giugno 1829
Ercole, colto nell'atto di scagliare, dopo averlo afferrato per un piede e per i capelli, il giovinetto Lica atterrito, che tenta disperatamente di salvarsi aggrappandosi con la sinistra a una stele di pietra e con la destra alla criniera della pelle di leone stesa a terra in primo piano, che ricopre in parte la clava.
Il disegno ripropone il gruppo scultoreo di Ercole e Lica realizzato da Antonio Canova tra 1795-1815, oggi conservato nella Galleria d'arte moderna di Roma e molto noto anche attraverso le stampe. Giovanni Cossar (v. inventario) attribuisce senza alcuna esitazione questo disegno ad Antonio Rotta (1828-1903) ma la data sul verso escluderebbe tale paternità, né d'altro canto si riesce a comprendere perché mai qualcuno, in epoca posteriore, avrebbe voluto apporre delle date così circostanziate, ma riferite a tanti anni addietro. Se la prima parola è praticamente indecifrabile, ma per il senso si potrebbe proporre Iniziato, l'anno 1829 è in entrambi i casi perfettamente leggibile. Il disegno non presenta particolari pregi, a parte l'estrema accuratezza dello studio, il sicuro e fittissimo tratteggio, il virtuosismo nelle ombreggiature. Il disegno era già di proprietà del Museo Provinciale di Gorizia prima del 1918.