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verso: Gatteri padre
verso: 198
Su uno sfondo di cielo mazzo di fiori sulle tonalità del rosso, rosa, verde, giallo, bianco e azzurro e accanto un uccellino morto di color bruno, adagiato sulla schiena, con il petto rivolto verso l'alto, le ali accostate ai fianchi e la testa inclinata da un lato.
Giuseppe Gatteri, nato a Codroipo, si trasferisce a Trieste intorno al 1825 ponendosi alle dipendenze di Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova 1762-Milano 1844) fino al 1831 circa, anno in cui quest'ultimo si trasferisce a Milano. Dopo la partenza del maestro il Gatteri assume la direzione dei lavori di decorazione delle più importanti fabbriche cittadine, come la Rotonda Panciera e il Teatro Grande, mentre si dedica piuttosto di rado alla produzione da cavalletto, nella quale comunque prevalgono i motivi floreali di piacevole effetto decorativo. La tempera in esame ne costituisce un bell'esempio e nell'uso di una tavolozza luminosa dai toni limpidi e chiari, nella pennellata sciolta e pastosa, nella scelta del soggetto di marcato carattere decorativo il Gatteri mostra di subire appunto l'influsso dell'arte del suo maestro Bison.
Firmiani F./ Molesi S., Catalogo della Galleria d'Arte Moderna del Civico Museo Revoltella, Bergamo 1970