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recto, in basso a destra: Cesare dell'Acqua
verso: 608
La figura di pescatore, colta leggermente da sottinsu, giganteggia solitaria in un piatto paesaggio marino olandese dai toni verde e azzurro, in piedi su un piano erboso presso la riva del mare stagliandosi su un fondo di cielo. L'uomo, che tiene le mani incrociate dietro la schiena, ha un volto abbronzato dai lineamenti duri e marcati, con un orecchino a cerchio all'orecchio e un cappello di cerata grigio a falde larghe calcato sulla testa. Indossa una maglia e pantaloni scuri, una camicia rosso mattone e sopra una casacca bianca a mezze maniche, calzettoni bianchi fino al ginocchio e i tipici zoccoli olandesi.
Il disegno in esame è stato esposto dalla Societè royale belge des acquarellistes in occasione del 25° Salon nel 1885, perciò è databile entro quell'anno. L'artista, con una pennellata morbida e fluente, coglie il personaggio con realismo e nel gusto per la resa attenta e minuziosa del dato naturale mostra di essere influenzato dai fiamminghi. Nell'inventario del Museo il disegno è citato con un numero di inventario sbagliato: 708 invece di 608, ben visibile sul verso del foglio.
Firmiani F./ Tossi F., Il pittore Cesare Dell'Acqua (1821-1905): fra Trieste e Bruxelles, Trieste 1992
Malni Pascoletti M., Dell'Acqua, Cesare, in La Pittura in Italia. L'Ottocento, Milano 1991, II-2
Gasparini L., Cesare Dell'Acqua, in Archeografo triestino, Trieste 1936, s. III, v. XXI (XLIX)