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recto, in basso a destra: Eug Scomparini
retro, ripetuto quattro volte: 372
Ritratto di uomo anziano sul letto di morte di tre quarti verso destra. Ha capelli corti e dritti con scriminatura a sinistra, occhi chiusi e infossati, naso a becco, bocca sottile nascosta da un paio di baffi, pizzetto, grandi orecchie. La testa è incassata nelle spalle ed emerge da un bavero rialzato di una giacca scura.
Il disegno in esame è il ritratto di un esponente della famiglia Sevastopulo sul letto di morte, ed è un bell'esempio delle doti di ritrattista del maestro, che fu chiamato a ritrarre molti esponenti della ricca borghesia triestina. Il foglio è preparatorio per un dipinto, anch'esso di proprietà del Revoltella (inv.323) e firmato dall'artista, che raffigura in una posa identica lo stesso personaggio da vivo: è evidente che lo Scomparini ritrasse lo Sevastopulo sul letto di morte e si servì di tale disegno per creare un ritratto post-mortem. Non ci sono elementi sicuri per rintracciare l'identità del raffigurato, citato nel catalogo della mostra sullo Scomparini del 1984 semplicemente come Signor Sevastopulo, ma si può avanzare l'ipotesi che egli sia Nicolò Sevastopulo, di origine greca presente a Trieste dal 1834, personaggio di notevole importanza nella città, che ricoprì la carica di Direttore della Alleanza Assicurazione e di cui si hanno notizie fino al 1899, anno in cui presumibilmente morì (cfr. Schematismo dell'Istituto regio Litorale Austriaco Illirico; Almanacco e guida scematica di Trieste compilata da Guido Dose). Perciò se il personaggio del disegno e del dipinto ad esso relativo è realmente Nicolò Sevastopulo, entrambi sarebbero da porre intorno al 1896 o subito dopo. Si ricordi che lo Scomparini negli anni '90 aveva ritratto un altro importante esponente della comunità greco- orientale di Trieste, Ambrogio Ralli (la tela firmata è di proprietà della Comunità: cfr. I grandi vecchi - Ritratti di protagonisti delle fortune economiche della m:x:lerna Trieste, catalogo della mostra, Trieste, 1990, pp. 20-21 ill.). Già in questo dipinto si avverte il passaggio da una pittura compatta e solida ad una più ariosa, di tocco, pienamente sviluppata e presente nel ritratto Sevastopulo del Revoltella, che conferma perciò una datazione per esso nella fase matura della produzione dell'artista.
De Grassi M., Eugenio Scomparini, Trieste 2007, 9
Safred L., Le opere, in Eugenio Scomparini. pittura ed altro da Sedan a Sarajevo, Trieste 1984