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L'Angelo visto di profilo reca in mano un giglio ed è ritratto nel gesto di inginocchiarsi, con le ali ripiegate.Sullo sfondo tracce della lunetta in cui doveva essere collocato. Le linee del disegno sono state fittamente bucate con una sottile punta per permettere di trasferire il disegno sull'intonaco.
Lo spolvero fa parte di un insieme raffigurante L'Angelo Annunciante e la Vergine Annunciata, un tema spesso raffigurato da Mitri anche per decorazioni a intaglio ligneo o per sbalzi su rame. In particolare l'Angelo è molto simile a quello sbalzato da Luigi Zugolo per l'Officina Tremonti. Lo spolvero fu realizzato nel 1955 per eseguire un graffito all'interno d ella Casa della Madonna Missionaria di Tricesimo. Il graffito fu realizzato in una grande sala, ma fu gravemente compromesso dal terremoto del 197 6. Durante i lavori di consolidamento della struttura il muro su cui era stato realizzato il graffito fu distrutto. Mitri realizzò la figura dell'Angelo in uno stile figurativa, con forme semplici e un tratto in grado di rendere la volumetria della figura, anche grazie all'uso del chiaroscuro. Nel convento della Madonna Missionaria esiste ancora una fotografia del graffito prima della sua distruzione.