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in basso a destra: Anna Salvatore 54
L'opera fa parte di un nucleo di dipinti, disegni e stampe che furono di proprietà dell'ingegner Roberto Ruini ed entrarono nelle raccolte civiche con il nome di Collezione Ruini-Zacchi. Gli eredi dell'ingegner Ruini donarono tale collezione all'associazione "La Nostra Famiglia" dalla quale il Comune di Pordenone con un contributo della Regione la acquistò attraverso un iter iniziato nel 2000 e concluso nel 2002. Le opere della collezione, già in comodato presso il museo, vennero presentate al pubblico nel 1999 con una mostra a Pordenone. L'opera di Anna Salvatore ha radici nel realismo dell'immediato secondo dopoguerra. L'artista ritrae periferie urbane con la loro umanità vitale e dolente (un tema che si ritorna anche nella locandina realizzata dall'artista per Accattone di Pasolini, 1961). Le due figure della carta Ruini sembrano dibattute fra i gravi pensieri che segnano il volto dell'uomo e conforto sentimentale, accentuati dalla deformazione espressiva dei tratti, che richiama Guttuso. Sullo sfondo, rese stenograficamente, immagini della periferia contribuiscono a definire l'atmosfera della scena.
Collezione Ruini, La collezione Ruini per la galleria d'arte moderna, Trieste 2003