Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
Sono raffigurati, con un punto di vista leggeremente rialzato, otto scheletri, taluni con cappello in testa, posti lungo una linea diagonale. Sembrano conversare tra di loro attorno ad uno stretto tavolo e, osserva la scena alle loro spalle, un uomo con il cappello da carabiniere e la mantella.
Anche questo disegno (cfr. 058/06 e 065/06) appartiene alla serie degli “Scheletri” del 1931 e per esso valgono le stesse considerazioni espresse alla scheda D 4916. In questo caso però le grottesche figure sono radunate insieme, probabilmente a colloquio, intorno ad un tavolo, mentre la scena viene osservata, leggermente distante, da un uomo in divisa da carabiniere riconoscibile dal caratteristico copricapo. In questo caso l’anima sarcastica e satirica è ulteriormente enfatizzata proprio dal militare, secondo quella vena espressionista in cui il segno graffiante di Grosz e Otto Dix probabilmente stimolò la creatività provocatoria di Spazzapan già all’epoca degli anni goriziani.
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Alberti S./ Dragone A., Spazzapan, Firenze 1981
Marchiori G., L’avventura fantastica di Luigi Spazzapan, Gorizia 1970