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Serie di volti di profilo e di tre quarti, di cui uno vestito di elmo decorato.
Correttamente attribuito a Giuseppe Bernardino Bison, il foglio, schizzato rapidamente a penna e quindi leggermente acquerellato, mostra alcune teste di gusto tiepolesco stilisticamente accostabili ad alcuni degli schizzi contenuti nell’album Scaramangà di Altomonte di Trieste (Cfr. F. Magani, G. Pavanello (a cura di), I disegni di Giuseppe Bernardino Bison dell'Album Scaramangà di Trieste, Trieste, Fondazione CRTrieste, 1996), il che ne ancora la realizzazione tra la fine del Settecento e l’inizio del nuovo secolo, quando appunto la cultura Rococò era ancora ben presente nel repertorio del pittore Palmarino. La composizione mostra uno snodo figurale largamente utilizzato da Bison nella sua attività di decoratore e frescante e derivante appunto dalla tradizione tiepolesca, che aleggia soprattutto nella debordante decorazione dell’elmo e nei profili dei vecchi in secondo piano. La grafia accurata e la presenza dell’acquerellatura fanno pensare a un’opera destinata alla commercializzazione piuttosto che a un foglio preparatorio per un affresco o una composizione di maggior respiro.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024
Paris L., Guida al Lascito Antonio Fonda Savio, Trieste 2015
Disegni Giuseppe, I disegni di Giuseppe Bernardino Bison dell'Album Scaramangà di Trieste, Trieste 1996