disegno preparatorio, Chiarottini Francesco, XVIII

Sulla scalinata di un arioso atrio colonnato, adorno di sculture, si dispongono le figure allegoriche dell'Architettura (spesso indicata come Scultura) e della Pittura alla presenza della dea Minerva. La prima, inginocchiata in primo piano, tiene in mano un progetto e appoggia un ginocchio su un volume di Vitruvio, posto accanto a un secondo tomo di Palladio. Ai piedi della scala, poco lontano, sono appoggiati strumenti di misurazione, una testa scolpita, un martello e altri utensili. Altri strumenti sono retti dalle due giovani che accompagnano la personificazione. La Pittura, in piedi sul primo gradino, sulla destra, reca anch'essa gli strumenti della sua arte: pennelli e tavolozza, mentre due fanciulli portano una cartella di disegni e un poggiamano per pittore. La dea è resa riconoscibile da armatura, elmo e scudo con la testa della Medusa. All'incontro assistono due gruppi di personaggi posti ai lati del piano alla sommità della gradinata. Sullo sfondo un palazzo loggiato è inquadrato dagli obelischi che ornano una seconda scalinata e dalla fuga prospettica di due palazzi posti ai lati.

Il foglio probabilmente è preparatorio per un'incisione non realizzata o ancora individuata (cfr. bibliografia).