disegno, Della Rovere Giovanni Mauro, XVI

Nella parte superiore del foglio, due angeli sono raffigurati mentre trasportano la Santa Casa verso Loreto. Al di sopra dell'edificio, la Madonna e il Bambino su una nube, attorniati da quattro putti. Nella metà inferiore del foglio un santo pontefice seduto affiancato da cinque santi - difficilmente riconoscibili perché privi di attributi specifici - uno dei quali indica la visione a un uomo inginocchiato, forse il donatore. Lo sfondo è scandito da una quinta architettonica.

L'attribuzione del foglio a Giovanni Mauro, il più giovane dei due fratelli Della Rovere, è accolta sia dalla scheda inventariale che da Rizzi (1961); è inoltre confortata dalla sigla apposta sul verso del foglio - iMR 1599 (?) - in cui il pittore, seguendo una rodata consuetudine, ne rivendica la paternità. Nelle menzioni successive, tuttavia, il disegno viene assegnato al fratello maggiore, Giovanni Battista, e come tale pubblicato dalla Donazzolo Cristante (2001); probabilmente sono stati accolti i suggerimenti delle iscrizioni che indicano il bozzetto quale opera di Giovanni Battista. Va segnalato che i disegni di mano dei due pittori sono spesso confusi, perchè affini per stile. Se la data sul verso è davvero da interpretare come 1599, il foglio si colloca in una fase precoce dell'attività del Fiammenghino, scandita da un'intensa collaborazione con il fratello, ma in cui il pittore è già noto sullo scenario milanese, come conferma una lusinghiera menzione che gli riserva il Morigia (1595). Sono anni in cui l'equipe dei Della Rovere presta la propria opera al Sacro Monte di Varallo, e appena prima che i due vengano coinvolti nell'esecuzione dei "quadroni" carliani per il Duomo di Milano (cfr. DBI, ad vocem Della Rovere, Giovanni Mauro). La prova grafica non è purtroppo collegabile ad alcuna opera nota del pittore.