Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
in basso a destra, su etichetta: 150
verso, margine superiore, su toppa: Bison Giuseppe Bernardino / 1762 +1844
verso, in alto a sinistra: N. 339.
verso, in basso a destra, su etichetta: ignoto / Secolo XVIII / V (?)
verso, lungo margine destro: 272 [sigla indecifrabile]
Al centro della composizione avanza da sinistra il carro di Aurora trainato da due cavalli bianchi. La dea alata solleva con la mano destra una fiaccola accesa e tiene nell'altra un ramoscello. Sopra di lei discende a testa in giù Mercurio, con l'elmo alato e il caduceo in mano. Dietro il carro siede il gruppo delle Ore, al di sopra del quale si eleva l'arco dello zodiaco, mentre più sotto tre figure femminili incarnano altrettante personificazioni, tra le quali si riconosce la Fama, sulla desta, con la tromba in mano. In basso in primo piano siedono sulle nubi, a sinistra, Venere, di spalle e accompagnata dalle colombe, a destra, la Notte che abbraccia Tempo, vecchio alato con la falce. I putti con ali di pipistrello e questi stessi animali che accompagnano la Notte sono cacciati dai putti alati del seguito dell'Aurora.
Inventariato come opera di Giovanni Battista Canal, questo bozzetto per riquadro affrescato di soffitto ha avuto varie attribuzioni. Dalla scheda inventariale cartacea del museo si apprende quanto segue: "Sulla vecchia scheda, accanto all'attribuzione iniziale a Giuseppe Bernardino Bison, (1762-1844), c'è l'annotazione: "attribuito nel 1953 dal prof. Someda a Domenico Fossati (1743-1784)" " "7/10/1964 - Il prof. Antonio Morassi pensa a Fabio Canal". "29/11/1968 - Il prof. Fenyo, direttore dei Musei di Budapest, pensa a Lorenzo Sacchetti (1759 - 1829)". "10 /3/1970. Il dott. Aldo Rizzi lo assegna a G.B Canal." Rizzi, nel suo catalogo del 1970, conferma la sua attribuzione a Canal, ma poco dopo Pavanello (1972) lo restituisce a Costantino Cedini, insieme con gli altri quattro bozzetti di soffitto con cui costituisce un gruppo (nn. inv. 171, 151, 175, 209). Tale attribuzione viene accettata anche da Donazzolo Cristante (2001).
Donazzolo Cristante C., I Musei del Castello di Udine. La Galleria dei Disegni e delle Stampe Antiche. I disegni, Udine 2001
Pavanello G., Costantino Cedini (1741-1811), in Bollettino del Museo Civico d Padova, Padova 1972, a. LXI, n. 1-2
Rizzi A., I disegni antichi dei Musei Civici di Udine, Udine 1970