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facciata, lapide: PAULUS QUINTUS PONTIFEX MAXIMUS / AQUAM IN AGRO BRACCIANENSI / SALUBERRIMIS E FONTIBUS COLLECTAM / VETERIBUS AQUAE ALSIENTINAE DUCTIBUS RESTITUTIS / NOVISQUE ADDITIS / XXXV. AB MILLARIO DUXIT // ANNO DOMINI MDCXII . PONTIFICATUS SUI SEPTIMO
angolo inferiore destro, su etichetta: 396
verso, margine superiore, a sinistra: N. 114.
verso, margine superiore, a destra: N. 114
verso, margine sinistro, al centro: 330 [sigla indecifrabile]
verso, al centro: illeggibile
Il disegno raffigura la monumentale Fontana dell’Acqua Paola, nota anche come Fontanone del Gianicolo a Roma. Nello spiazzo antistante passeggiano o riposano sedute sul muretto di recinzione diverse figure sia maschili sia femminili. Da sinistra avanza, seminascosta da una torretta, una carrozza coperta.
Nella scheda inventariale del museo il foglio è genericamente assegnato a ignoto del XVII secolo. Il disegno raffigura la monumentale Fontana dell’Acqua Paola, nota anche come il Fontanone del Gianicolo. L'opera fu realizzata tra il 1610 ed il 1612 da Giovanni Fontana e Flaminio Ponzio, per volontà di papa Paolo V Borghese, come mostra terminale dell'Acquedotto Traiano, fatto restaurare in precedenza dal medesimo pontefice. La composizione riprende, con minime varianti, la stampa di Alessandro Specchi raffigurante il medesimo soggetto, edita nel 1694 a Roma presso Domenico de Rossi. Sul piano stilistico e tematico il disegno sembra legarsi ai nn. inv. 394 e 395 (schede D 6871 e 6872) conservati nel medesimo museo, tanto da far ritenere che i tre esemplari possano essere stati pensati per far parte di una serie di stampe dedicata a monumenti architettonici italiani.