disegno architettonico, Francesco Giuseppe da Cremona, XVII

Oggetto
disegno architettonico
Soggetto
spaccato della chiesa di San Lorenzo Giustiniani di Udine
Autore
Francesco Giuseppe da Cremona (secc. XVIII/ XIX)
Cronologia
1699 ca.
Materia e tecnica
carta/ penna, acquerellatura
Misure
mm - altezza 407, larghezza 550
Codice scheda
D_7086
Collocazione
Udine (UD)
Castello di Udine
Civici musei e gallerie di storia e arte. Gabinetto dei disegni e delle stampe
Iscrizioni

metà superiore: Spaccato della Chiesa del Collegio delli R. R. PADRI BARNABITI della Città di Udine

angolo inferiore sinistro: N. II

angolo inferiore sinistro: Fran.cus Joseph de Cremona inv. & delin.

metà inferiore: Scala di 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Passi X. Veneti.

angolo inferiore destro, etichetta: 69

angolo superiore destro: N. 277

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Il disegno - scandito da diffuse acquerellature nei toni del grigio - raffigura lo spaccato della chiesa dei Padri Barnabiti di Udine.

Il foglio rappresenta lo spaccato della chiesa dei Padri Barnabiti di Udine. L'edificio ove gli scolari avevano modo di "attendere alle loro devozioni" (della Porta, Masutti, "Memorie su le antiche case di Udine", 1984-1987, parte I, n. 112) - intitolato a san Lorenzo Giustiniani, e la cui costruzione viene deliberata dal consiglio cittadino nel 1699 - è atterrato nel 1826. L'assetto originario dell'isolato occupato dal convento, dal convitto e dalla chiesa dell'ordine - oggi compreso tra l'attuale piazza Garibaldi e via dell'Ospedale Vecchio - è ricostruibile grazie a una pianta del 1811 di mano di Giuseppe Clocchiatti, perito ingengnere demaniale del Dipartimento di Passariano (cfr. AA.VV., "Monasteri, conventi, case religiose nella vita e nello sviluppo della città di Udine", 2001, pp. 138-139). I numerosi documenti pubblicati nei tardi anni Ottanta del secolo scorso (della Porta, Masutti, op. cit.) restituiscono diversi nomi dei personaggi impegnati nel cantiere, senza tuttavia contribuire a chiarire il ruolo dell'autore del foglio. Al complesso dei Barnabiti si riferiscono altri disegni presenti nelle collezioni museali: i n. 70, 71, 72 e 928.

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