disegno, Francesco Giuseppe da Cremona

Oggetto
disegno
Soggetto
prospetto della chiesa dei barnabiti di Udine
Autore
Francesco Giuseppe da Cremona (secc. XVIII/ XIX)
Materia e tecnica
carta/ penna, acquerellatura
Misure
mm - altezza 407, larghezza 550
Codice scheda
D_7087
Collocazione
Udine (UD)
Castello di Udine
Civici musei e gallerie di storia e arte. Gabinetto dei disegni e delle stampe
Iscrizioni

angolo inferiore destro, etichetta: 70

angolo inferiore sinistro: Francicus Joseph de Cremona inv. & delin.

angolo inferiore sinistro: N. III

angolo inferiore destro: Prospetto della Chiesa e Coleggio de' R. R. P. P. BERNABITI di Udine

metà inferiore: Scala di Passi dodeci Veneti. / 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

angolo superiore destro: N. 277

verso, metà superiore: 382 G[...]

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Il disegno - scandito da diffuse acquerellature nei toni del grigio - raffigura il prospetto della chiesa dei Padri Barnabiti di Udine.

Il foglio rappresenta il prospetto della chiesa dei Padri Barnabiti di Udine. L'edificio ove gli scolari avevano modo di "attendere alle loro devozioni" (della Porta, Masutti, "Memorie su le antiche case di Udine", 1984-1987, parte I, n. 112) - intitolato a san Lorenzo Giustiniani, e la cui costruzione viene delibrata dal consiglio cittadino nel 1699 - è atterrato nel 1826. L'assetto originario dell'isolato occupato dal convento, dal convitto e dalla chiesa dell'ordine - oggi compreso tra l'attuale piazza Garibaldi e via dell'Ospedale Vecchio - è ricostruibile grazie a una pianta del 1811 di mano di Giuseppe Clocchiatti, perito ingengere demaniale del Dipartimento di Passariano (cfr. AA.VV., "Monasteri, conventi, case religiose nella vita e nello sviluppo della città di Udine", 2001, pp. 138-139). I numerosi documenti pubblicati nei tardi anni Ottanta del secolo scorso (della Porta, Masutti, op. cit.) restituiscono diversi nomi dei personaggi impegnati nel cantiere, senza tuttavia contribuire a chiarire il ruolo dell'autore del foglio. Al complesso dei Barnabiti si riferiscono altri disegni presenti nelle collezioni museali: i n. 69, 71, 72 e 928.

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