Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
sul verso in basso: Bozzetto ad olio / di / Ernesto Croci
Il bozzetto presenta uno scorcio della scomparsa piazza della Fontana della Zonta a Trieste, animato in primo piano da un carretto per il trasporto di una botte per l'acqua, attaccato a un cavallo in paziente attesa. In secondo piano si scorgono un secondo carretto trainato da un asino e alcune donne.
Come attestato da una scritta sul verso, il bozzetto ad olio su cartoncino è del pittore triestino Ernesto Croci ed è preparatorio per un dipinto, firmato e datato "Ern. Croci/ 89", per ora di ubicazione ignota ma la cui esistenza è documentata da una foto dei CMSA (inv. 64/41097). Una scritta sul retro della foto dichiara che il dipinto fu esposto nel 1892 all'Esposizione Generale delle Belle Arti di Barcellona. Qui l'artista raffigurò uno scorcio della Piazza della Fontana della Zonta, oggi non più esistente, che era situata all'incrocio tra le vie della Zonta e Valdirivo: sulla sinistra si vede la mole della fontana in pietra, costituita da un corpo centrale ottagonale con copertura a spioventi e finestre a mezza luna circondato da un corpo più basso anch'esso ottagonale e mosso da arcate cieche a bugnato. La fontana fu costruita nel 1822 da Valentino Valle e Angelo Torian sul sito di una precedente fontana risalente al 1787, ricostruita nel 1821 dal capo muratore Felice Somazzi ma subito crollata per un violento nubifragio e per imperizia del Somazzi. Nel 1889 il Consiglio municipale ne decretò la sua demolizione e perciò il Croci in quest'opera ne volle documentare l'esistenza, prima che andasse distrutta (cfr. Fontane a Trieste, 1994). L'edificio basso sulla destra dovrebbe essere la corderia situata un tempo in via del Torrente (attuale via Carducci).Rispetto al bozzetto, databile anch'esso nel 1889, il dipinto presenta alcune leggere varianti nell'aggiunta in primo piano di un contadino in piedi visto di schiena accanto al carro con una botte trainato da un cavallo, e nelle due figure femminili in secondo piano intente a conversare.
De Vecchi F./ Resciniti L./ Vidulli Torlo M., Fontane a Trieste, Trieste 1994