disegno preparatorio, Kandler Giovanni, XIX

Oggetto
disegno preparatorio
Soggetto
decorazione per soffitto e parete
Autore
Kandler Giovanni (1805/ 1865)
Cronologia
1836 ca.
Materia e tecnica
carta/ matita di grafite, penna, acquerellatura
Misure
mm - altezza 387, larghezza 245
Codice scheda
D_7924
Collocazione
Trieste (TS)
Villa Sartorio
Civico museo Sartorio. Gabinetto disegni e stampe
Iscrizioni

in alto entro la parte figurata vicino al tondo centrale: fondo oro / freddo ed / ornamenti / oro caldo

in basso a destra: Sala a ricevere [la parola finale cancellate a matita]

in basso a destra, appena sopra la precedente: dormire

in basso a destra, sotto la seconda: di studio

L'artista ideò sul soffitto una partitura compositiva a riquadri con al centro un medaglione e mezze lune ai lati con giochi di amorini, mentre è appena abbozzata la decorazione della parete con finte paraste che si innalzano da un basamento tra cui si alternano una decorazione a candelabra e un quadro riportato. Il tondo centrale contiene una donna alata con due amorini identificabile forse come allegoria della Notte.

Il disegno fa parte di un gruppo di 59 fogli donati nel 1935 da Arduino Berlam come autografi di Giovanni (detto Nane) Kandler, fratello del famoso storico e archeologo Pietro. Nel corpus Kandler si può enucleare un insieme di 20 disegni (10/611, 10/614-619, 10/624-628, 10/639, 10/643-644, 10/648-651, 10/654), del tutto simili sotto il profilo stilistico, tipologico e tecnico: condotti a penna ed acquerello, alcuni anche numerati dall'artista che ne firma due (10/616, 10/654) e su un terzo (10/648) oltre alla firma appone anche la data 1836, sono dei progetti di decorazione per soffitti e pareti di chiara impronta neoclassica presumibilmente eseguiti per una dimora privata, nei quali Kandler mostra un forte influsso della grafica di Giuseppe Gatteri nel segno minuto e nell'impaginazione compositiva: penso in particolar modo al disegno di inv. 10/2553 anch'esso dei CMSA, firmato da Gatteri e datato 1824, con un progetto di decorazione di parete e soffitto con Amore e Psiche (si veda Neoclassico 1990). Come documentano alcune scritte autografe dell'artista, il progetto in esame era stato pensato prima per la decorazione di una sala da ricevere, poi l'idea cadde su uno studio o su una camera da letto, che risulta essere la destinazione più plausibile, dato che nel tondo centrale la donna alata con due amorini potrebbe essere la figura allegorica della Notte.

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BIBLIOGRAFIA

Neoclassico, Neoclassico. Arte, architetturaura e cultura a Trieste 1790-1840, Venezia 1990, 2