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in basso a sinistra: Ganimede di Bezzuoli
Il disegno raffigura Ganimede, il giovane che fu rapito da Giove che se n'era invaghito portandolo sull'Olimpo, dove divenne coppiere degli dei e per questo spesso, come in questo caso, è rappresentato con la coppa in mano.
Come documenta il Libro degli Acquisti per gli anni 1902-1908, il disegno fu acquistato da Ugo Tavasani nel 1934 con una attribuzione a Cesare Dell'Acqua. Il foglio è menzionato brevemente da Firmiani - Tossi (1992) con il titolo Giovinetto con berretto frigio. Si tratta di un disegno di copia che una scritta in calce di mano ignota documenta essere stato tratto da un'opera per ora non individuata del pittore fiorentino Giuseppe Bezzuoli (1784-1855), esponente di punta della pittura romantico-accademica e noto ritrattista, che fu professore all'Accademia di Firenze. Si può ragionevolmente supporre che il foglio in esame, caratterizzato da un segno fluido e spigliato, sia una esercitazione accademica, databile tra il 1842 e il 1847, anni in cui il Dell'Acqua frequentò l'Accademia di Venezia.
Firmiani F./ Tossi F., Il pittore Cesare Dell'Acqua (1821-1905): fra Trieste e Bruxelles, Trieste 1992