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in basso a destra sul passepartout: Guidicelli
Capriccio di architetture classiche in rovina.
Il disegno fu donato nel 1925 da Emilia Pessi come autografo di Lorenzo Guidicelli, attribuzione confermata dalla presenza in calce della firma. Sotto il profilo stilistico il foglio è assai affine nell'uso dell'acquerello dato a piccoli tocchi a due disegni di Guidicelli dei CMSA (inv. 10/720, 10/793) e ad un altro dello scenografo conservato nella Collezione Aristide Buffulini (ex Collezione Basilio), pubblicato dalla Sandri (2008). Per la maestria nell'impaginazione compositiva della scena sembra plausibile una datazione nella fase matura dell'attività dello scenografo, cioè nell'ottavo - nono decennio dell'Ottocento. Il disegno è incollato sul verso di un passepartout sul recto del quale c'è un altro disegno firmato da Eugenio de Hochkofler.
Sandri A., L'Ottocento teatrale a Trieste. Scenografi e costumisti, Trieste 2008