primo foglio di risguardia, in alto: G. Mayer / Mayer
L'album ha piatti di copertina cartonati e ricoperti in tela beige con profili in cuoio, due fogli di risguardia e 47 fogli non numerati disegnati sul recto e parecchi anche sul verso, eseguiti a matita (di grafite, nera, uno blu), a penna e uno all'acquerello.
L'Album di disegni dello scultore Giovanni Mayer fu donato nel 1944 ai CMSA dalla vedova dell'artista. Sul primo foglio di risguardia c'è la scritta semicancellata in matita di grafite e in elegante grafia corsiva "G. Mayer" ripetuta subito sotto "Mayer", mentre sul secondo foglio di risguardia è presente un abbozzo di testa maschile di profilo sinistro. Sul foglio 47 recto c'è un disegno infantile che non è oggetto di catalogazione. I disegni dell'album sono per lo più delle esercitazioni accademiche, molti studi di nudo e alcuni schizzi di figure e di teste, presumibilmente da porre negli anni centrali di formazione dell'artista all'Accademia di Belle Arti di Brera, che frequentò dalla fine del 1882 al 1890, seguendo i corsi di Ornato, Elementi di Figura, Prospettiva, Anatomia e Scuola di nudo. Tra questi c'è alla carta 43 verso un disegno datato 1887, con una veduta di un gruppo di case di montagna e la scritta autografa dell'artista in basso a sinistra "Rivo/ 1887", che va riferita al paese di Rivo di Paluzza in Carnia. Inoltre alla carta 17 recto c'è un rapido e sintetico schizzo preparatorio per il gruppo scultoreo intitolato Convalescente (cfr. Salvador 2003), ora conservato alla Galleria d'Arte Moderna di Roma (inv. 1247), che fu esposto per la prima volta a Torino nel 1898 e di cui i CMSA conservano il bozzetto in gesso (inv. 2516).
Salvador F., Giovanni Mayer Giovanni Marin. La scultura triestina tra Verismo ed Eclettismo, in Archeografo triestino, Trieste 2003, s. IV, v. 63 [v. 111]