disegno preparatorio, Wostry Carlo, XX

Oggetto
disegno preparatorio
Soggetto
figure allegoriche presso un'ara
Autore
Wostry Carlo (1865/ 1943)
Cronologia
1908
Materia e tecnica
carta/ matita, carboncino
Misure
mm - altezza 143, larghezza 159
Codice scheda
D_8999
Collocazione
Trieste (TS)
Villa Sartorio
Civico museo Sartorio. Quadreria
Iscrizioni

Il foglio raffigura un'ara dalla semplice struttura a parallelepipedo, decorata da due colonnette angolari e da un medaglione con una lucerna. Ai lati due nudi maschili, di cui quello a sinistra si appoggia su uno scudo con l'alabarda di San Sergio, simbolo di Trieste, e quello a destra tiene in mano un libro anch'esso con una alabarda in copertina, mentre dietro l'ara si erge una figura femminile ammantata. Sullo sfondo si allargano le chiome a ombrello di pini marittimi.

Nel 1907 la città di Firenze decise di donare una lampada votiva per illuminare la tomba di Dante a Ravenna e lo stesso anno il direttore de "L'Indipendente" Riccardo Zampieri lanciò l'idea che a sua volta Trieste donasse un'ampolla che potesse contenere l'olio per alimentare la fiamma della lampada. Il Circolo Artistico Triestino formò il "Comitato per l'ampolla di Dante" e bandì un primo concorso, espletato nel febbraio 1908, al quale parteciparono ben 29 artisti. Tra questi furono scelti i bozzetti di Giovanni Mayer, Giuseppe Lumbert, Romeo Rathmann, Giovanni Marin con Piero Lucano che parteciparono ad un II concorso, vinto da Mayer. L'ampolla fu consegnata a Ravenna il 13 settembre 1908, e chi portò lo scrigno che la conteneva furono l'allora conservatore del Civico Museo di Storia Patria Piero Sticotti, gli artisti Carlo Wostry e Glauco Cambon e il direttore de L'Indipendente Riccardo Zampieri. Per l'occasione il Wostry incise un'acquaforte, tirata solo in 10 copie di cui una è conservata ai CMSA (inv. XIV/2771), che raffigura le cinque vergini prudenti, personificazioni delle cinque province irridente di Trieste, Gorizia, Trento, l'Istria e la Dalmazia, ispirandosi all'Ampolla di Mayer dove esse compaiono a sorreggere l'anello in cui è infilata l'ampolla (su tutta la questione si veda Messina 2004). Il disegno in esame (cfr. Abrami - Resciniti 2000), siglato dall'artista in basso a destra "W." e datato 1908, fa parte dell'iter progettuale in vista dell'esecuzione dell'acquaforte che presenterà una composizione completamente differente, rispecchiata nel disegno di inv. 14/3140, che perciò è da considerare il punto di arrivo dell'elaborazione del soggetto. Il disegno è permeato da un grafismo decorativo di chiara impronta liberty e mostra una composizione simile ad altri due disegni del Wostry conservati ai CMSA (inv. 14/3912, 14/3913), anch'essi relativi allo stesso iter progettuale.

BIBLIOGRAFIA

Messina M., Notizie su alcuni scultori attivi a Trieste tra '800 e '900: Giovanni Mayer, Giovanni Marin ed Annibale De Lotto, in Atti dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, Trieste 2004, n. 19

Carlo Wostry, Carlo Wostry. Da San Giusto a San Francisco, Trieste 2000