in basso a destra: M. Stohl / 1840
Anna Perez Gobbi è ritratta a mezza figura, seduta in poltrona, con il braccio sinistro appoggiato sul bracciolo. Il volto serio è incorniciato dai capelli bianchi, segno di un'età ormai avanzata, e dalla cuffietta ornata da una bordura di pizzo e da nastri verdi e bianchi. Sullo sfondo a destra è delineato un drappo.
Anna Teresa Perez nacque a Trieste il 16 luglio 1774 dal negoziante triestino Antonio Perez e da Maria Anna Scheitenberger. Il 2 giugno 1791 sposò Andrea Gobbi (1764-1850), proveniente da una dinastia di medici che si era stabilita a Trieste all’inizio del Settecento. Egli fu cavaliere dell’Ordine della Corona di Ferro d’Austria e uno dei medici più in vista della città giuliana. Gobbi, sua moglie, sua figlia Carolina e il di lei marito Giovanni Guglielmo Sartorio, erano soliti frequentare il salotto di Carolina Bonaparte Murat, uno dei più prestigiosi della città. Tale privilegio veniva concesso in quanto Andrea Gobbi era il medico degli esuli francesi a Trieste: tra i suoi pazienti, oltre alla Murat, possono essere annoverati anche Elisa Baciocchi, Gerolamo Bonaparte e persino il ministro della polizia di Napoleone Joseph Fouché. Dopo la morte del marito, Anna decise di trasferirsi stabilmente a Vienna con lo scopo di stare vicino al figlio Ferdinando, anch’egli medico e consigliere ministeriale. Là mori il 19 giugno 1853. L’esecuzione dell’acquerello fu affidata a Michael Stohl, un artista presente sulla piazza triestina circa dal 1840 al 1842. Il pittore fu attratto molto probabilmente dalle locali esposizioni della Società Triestina di Belle Arti e dalla richiesta della emergente classe dirigente borghese. Gli incarichi privati e ufficiali, infatti, non mancarono e sia Dall’Ongaro sia Sartorio lo elogiarono sulla stampa dell’epoca. Stohl, per i Sartorio, non realizzò solamente il presente ritrattino ma effigiò, nel 1841, altri membri della famiglia: Giuseppe Sartorio da bambino (CMAST, inv. 13/5445), Giuseppina Sartorio Fontana (CMAST, inv. 20253) e Carlo, Adelina, Natalina Fontana da bambini (CMAST, inv. 18025). Al corpus triestino delle opere dell’artista viennese potrebbe essere anche aggiunto il Ritratto del duca di Vermoulle, sempre dello stesso anno (CMAST, inv. 10/5226). Stohl fu anche attivo come paesaggista (a Vienna esisterebbero delle vedute di Trieste) e come disegnatore per litografie: a tal proposito, si conoscono diverse riproduzioni, realizzate durante il periodo triestino e legate alle esposizioni della Società e alla figura di Giovanni Guglielmo Sartorio. Nel 1842 l’artista era già a Roma, dove ebbe modo di create diverse copie ad acquerello, da quadri di celebri maestri, per la zarina e per la granduchessa Maria Nicolaieva. Tale attività gli permise, probabilmente, di diventare pittore di corte a San Pietroburgo
Geroni L., Schede, in Donne allo specchio. Personaggi femminili nei ritratti della famiglia Coronini, Gorizia 2017
Bragaglia Venuti C./ Ferrari Benedetti S., Palazzo Coronini Cronberg a Gorizia, Milano 2007
Geroni L., Schede, in Neoclassico e Biedermeier dalle collezioni Coronini Cronberg di Gorizia, catalogo della mostra a cura di, Gorizia 2004