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al centro a sinistra: Teltscher
Carolina Gobbi Sartorio è ritratta a mezza figura mentre siede su un divano in compagnia delle figliolette. La più piccola, Angiolina, è inginocchiata alla sua destra e poggia il capo sulla spalla della madre. Maria, più grandicella, è in piedi sul lato apposto con le mani posate sull'altra spalla di Carolina, che le cinge la vita con la sinistra.
Il 20 ottobre 1955 Margarete Blasek Hoewel (soprannominata Mansi) contattò con una lettera, spedita da Graz, il conte Guglielmo Coronini; si tratta con ogni probabilità della discendente di Maria Sartorio de Steininger, una delle bambine ritratte nell’opera in esame. La parente stiriana intendeva proporre al nobile goriziano l’acquisto di tre acquerelli: il primo, di Teltscher, raffigurante la loro comune trisavola Carolina Gobbi Sartorio con le due bisnonne; il secondo che ritrae la loro antenata Anna Perez (OA 10459) e il terzo che riprende Clorinda Gioan (OA 10460). I tre quadri all’epoca erano stati esaminati dal professor Riehl, direttore della Galleria di Graz, ma l’esperto aveva manifestato interesse solamente all’acquisto dell’opera di Teltscher, ritenuto allora un artista stiriano. Margarete, però, si dichiaro più propensa a vendere le tre opere al parente goriziano e l’anno dopo i tre dipinti, insieme a due ritratti a olio di Giovanni Guglielmo Sartorio (inv. 245) e della moglie Carolina (OA 133091) eseguiti da Henning, sono citati in una richiesta di esportazione in Italia. I documenti d’archivio lasciano intuire che anche queste tele erano in origine di proprietà della Blasek Hoewel. I quadri, conservati in una casa di proprietà della famiglia Coronini a Klagenfurt, erano destinati a giungere a Gorizia dove il conte Guglielmo aveva intenzione di allestire una stanza dedicata agli antenati nel suo palazzo di Grafenberg; infatti, sempre tra le carte Coronini troviamo un elenco sommario che descrive le opere in questione, insieme ai ritratti di Tischbein che raffigurano altri membri della famiglia Sartorio-Ritter von Zahony. Il conte non allestì mai la sala, ma le opere rimasero a Gorizia. Carolina Gobbi nacque a Trieste nel 1799, figlia di Anna Perez (OA 10459) e del dottor Andrea Gobbi. Insieme alla madre, frequentava spesso una cappella vicino alla dimora dove viveva la famiglia Sartorio e, in tale contesto, Giovanni Guglielmo ebbe modo di conoscerla. Lui provò subito una forte attrazione e i due, con l’accordo dei genitori, si fidanzarono nel giro di pochissimo tempo. Il matrimonio fu celebrato il 4 novembre 1819 e dall’unione nacquero tre figli: nel 1820 Maria, nel 1822 Pietro e nel 1825 Angiolina. Le lettere e le Memorie del marito ci restituiscono una relazione felice, caratterizzata da un sentimento sincero e da un forte atteggiamento di protezione da parte del consorte. Carolina stessa viene descritta da Giovanni Guglielmo come l’incarnazione di tutte le virtù femminili, sposa e madre perfetta e musicista non comune. Fu infatti un’ottima suonatrice di clavicembalo e spesso venivano organizzati dei concerti durante i quali emergeva la sua bravura. Carolina morì nel 1850, dopo aver aiutato la figlia Angiolina nel difficile parto della secondogenita Carolina, la futura moglie del conte Alfredo Coronini Cronberg. La realizzazione del ritrattino venne affidata a Josef Eduard Teltscher, litografo e miniaturista attivo nell’area centroeuropea, noto per aver dipinto i ritratti di Schubert e della sua cerchia di amici e per aver realizzato tre disegni che raffigurano Beethoven sul letto di morte. Nel 1825 Giovanni Guglielmo riferiva – in una lettera – quanto amasse portare con sé i ritratti delle persone amate per non sentire troppo la loro mancanza; non stupisce, quindi, se quattro anni dopo l’imprenditore triestino contattò il pittore di origine morava per eseguire il suo ritratto (CMSAT, inv. 13/5443) e quello delle sue "donne". I due acquarelli, di piccole dimensioni, risultavano facilmente trasportabili soprattutto per i membri della famiglia Sartorio che erano abituati a spostarsi frequentemente.
Geroni L., Schede, in Donne allo specchio. Personaggi femminili nei ritratti della famiglia Coronini, Gorizia 2017
Geroni L., Schede, in Neoclassico e Biedermeier dalle collezioni Coronini Cronberg di Gorizia, catalogo della mostra a cura di, Gorizia 2004