disegno, Caucig Francesco, XVIII/ XIX

Oggetto
disegno
Soggetto
Argia e Antigone scoprono il corpo di Polinice
Autore
Caucig Francesco (1755/ 1828)
Cronologia
1810 ante
Materia e tecnica
carta/ matita, penna, inchiostro acquerellato
Misure
mm - altezza 650, larghezza 963
Codice scheda
D_10478
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Coronini Cronberg
Fondazione Palazzo Coronini Cronberg
Iscrizioni

L’episodio raffigurato è tratto dalla Tebaide (XII, 291) di Stazio, nella quale si narra la guerra fratricida per il dominio di Tebe da parte dei figli di Edipo, Polinice ed Eteocle. Dopo che entrambierano caduti uccisi sul campo di battaglia, il nuovo re Creonte, loro zio, aveva proibito la sepoltura dei guerrieri che avevano combattuto contro Tebe, tra cui vi era anche Polinice. Sua moglie Argia, tuttavia, disattendendo il divieto, in compagnia di Micete, di notte, andò a cercarne il corpo sul campo di battaglia. La composizione mostra il momento in cui, dopo averne trovato le vesti abbandonate poco lontano, Argia si getta sul cadavere del marito mentre viene raggiunta da Antigone, sorella di Polinice, a sua volta intenzionata a dare al fratello una giusta sepoltura. Sulla sinistra arde la pira funebre dell’altro fratello, Eteocle, sulla quale le due donne deporranno il corpo di Polinice. 

Le tematiche classiche, tratte da autori antichi come Erodoto, Plutarco, Arria, Diodoro Siculo, Svetonio, Ovidio, Tacito e Valerio Massimo, tutti presenti nella sua biblioteca, rappresentano la parte più cospicua e significativa della produzione del maestro, di cui resta testimonianza sia in grandi dipinti a olio, sia in raffinati disegni a penna e inchiostro acquerellato estremamente rifiniti, concepiti probabilmente come modelli per le corrispondenti versioni pittoriche. Inquadrate da eleganti cornici a greche, queste composizioni, che illustrano spesso episodi minori e poco noti, ma sempre eticamente esemplari, sono improntate ai principi di “nobile semplicità e quieta grandezza” propri del linguaggio neoclassico. Da esse trapela inoltre in maniera evidente la profonda conoscenza che Caucig aveva dell’arte, della cultura, degli usi e costumi degli antichi, compresi Egizi, Persiani ed Etruschi. Il disegno risulta tra i fogli che Caucig espose nel 1813 alla mostra organizzata a Vienna presso la sede dell’Accademia di Belle Arti (Paris Wien, 1813, p. 263).

BIBLIOGRAFIA

Bragaglia Venuti C., Francesco Caucig goriziano, 1755-1828. L'uomo, l'artista, il testimone di un'epoca, Udine 2023

Franc Kavčič, Franc Kavčič Caucig. Themes Of Antiquity, Ljubljana 2010

Tavano S., Schede, in Maria Teresa e il Settecento Goriziano, Gorizia 1982

Paris Wien, Kunst-austellung inder k.k. Akdemie der bildenden Künste bei St. Anna, in Paris und Wien. Ein fortgehendes Panorama dieser beiden Haupstädte, Rudolstadt 1813, 5