disegno, Caucig Francesco, XVIII/ XIX

Il foglio mostra la conquista della città etrusca di Veio da parte di Furio Camillo, grazie allo scavo di un tunnel sotterraneo (Plutarco, Vite parallele, Camillo, V). Mentre per distrarre il nemico egli continuava l’attacco all’esterno, un gruppo di soldati percorse il tunnel, sbucando all’interno del tempio di Giunone, proprio mentre si stava svolgendo un sacrificio. Caucig raffigura esattamente il momento in cui i soldati romani irrompono nel tempio, sorprendendo i cittadini e il sacerdote che viene allontanato mentre sta per sferrare il colpo fatale alla vittima sacrificale.

Le tematiche classiche, tratte da autori antichi come Erodoto, Plutarco, Arria, Diodoro Siculo, Svetonio, Ovidio, Tacito e Valerio Massimo, tutti presenti nella sua biblioteca, rappresentano la parte più cospicua e significativa della produzione del maestro, di cui resta testimonianza sia in grandi dipinti a olio, sia in raffinati disegni a penna e inchiostro acquerellato estremamente rifiniti, concepiti probabilmente come modelli per le corrispondenti versioni pittoriche. Inquadrate da eleganti cornici a greche, queste composizioni, che illustrano spesso episodi minori e poco noti, ma sempre eticamente esemplari, sono improntate ai principi di “nobile semplicità e quieta grandezza” propri del linguaggio neoclassico. Da esse trapela inoltre in maniera evidente la profonda conoscenza che Caucig aveva dell’arte, della cultura, degli usi e costumi degli antichi, compresi Egizi, Persiani ed Etruschi. Lo stesso soggetto raffigurato nel foglio in esame venne trattato da Caucig anche in uno dei disegni realizzati per il duca Alberto di Sachsen-Taschen: di formato orizzontale, mostra i soldati romani che fanno il loro ingresso nel tempio uscendo da un buco del pavimento.