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in basso a sinistra: Gravo 1889
Il disegno, dal tratto sciolto e sicuro, raffigura uno scorcio della Grado di fine Ottocento. In particolare è riprodotto riprodotto il fortino napoleonico, sorto sulle rovine dell'antico Palazzo dei Conti e a sua volta demolito nel 1903 per lasciare posto a una pensione. A sinistra si scorge invece l'ottocentesca lanterna in pietra, che fungeva da faro per i naviganti e di cui oggi si possono vedere soltanto i resti, giacché fu demolita alla fine del 1902. Il punto di vista da cui è colta l'immagine apre l'orizzonte sulle coste istriane, che ancora oggi si possono riconoscere quando il cielo è terso.
Nel complesso le architetture sono delineate con una perfezione geometrica che rivela la formazione tecnica dell'autore. L'intera scena è animata dalle vele delle barche da pesca e da figurine che, pur essendo poco più che macchiette, hanno il pregio di riportarci ai ritmi sempre uguali della comunità marina di allora. Insegnante di disegno oltre che trattatista, illustratore e "pittore delle vacanze", Pontini nacque nel 1832 a Terzo, paesino vicino all'antica Aquileia, ma trascorse gran parte della sua esistenza a Udine, dove esercitava la sua principale professione, quella di insegnante e dove morì nel 1918. L'intera produzione artistica di Pontini ha un gran valore documentario, giacché nei suoi quadri rivive il Friuli di fine Ottocento.
Iurig Bernardis F., Schede, in Paesaggi e vedute, Gorizia/ Torino 2003