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in basso a destra: Irma Volf / 18921
Veduta inedita del castello di Gorizia posto in alto a destra con l'antico borgo arroccato attorno, di cui sono identificabili le Case Dornberg-Tasso, Formentini e Panizzolo-Morassi, oggi sedi dei Musei Provinciali di Gorizia. Sembra che la pittrice abbia voluto dare particolare risalto al complesso cinquecentesco di Palazzo Lantieri. Il dipinto ritrae il nucleo più antico dove è tutt'ora visibile la torre centrale, ponendo particolare attenzione alla rappresentazione naturalistica della veduta, traducendone le vibrazioni cromatiche e atmosferiche con una pittura dalle trasparenze luminose. La luce, assieme al cielo grigio e le macchie rossastre tra la vegetazione, fanno pensare ad una giornata autunnale.
La posizione da cui è tratta l'immagine di Gorizia coincide, oggi, con l'entrata al parco di San Rocco dove sorgeva un edificio, distrutto durante la Grande Guerra, di proprietà di Carlo Federico conte Lantieri. Probabilmente Irma Volf, artista che si formò alla Scuola di Disegni di Budapest tra il 1889 e il 1894, era stata ospite della nobile famiglia goriziana durante il viaggio di studio in Italia. Non si sa come il dipinto sia pervenuto alla famiglia Coronini, l'unico indizio è fornito dall'Esposizione artistica Goriziana del 1894 dove due delle opere esposte erano della pittrice ungherese: "Veduta del castello di Gorizia" e "Gruppo di case presso il castello di Gorizia", entrambe appartenenti a Leone Candido, nato a Gorizia nel 1865. La sorella Sofia sarebbe stata la dama di compagnia della contessina Nicoletta Coronini: informazione preziosa che documenta i legami finora sconosciuti, esistenti tra la famiglia Candido e i Coronini.
Brazza S., Schede, in Paesaggi e vedute, Gorizia/ Torino 2003
Malni Pascoletti M., Le collezioni Coronini Cronberg di Gorizia: l’arte, il feticcio la nostalgia, in Le collezioni Coronini Cronberg di Gorizia: l’arte, il feticcio la nostalgia, Gorizia 1998