in alto a sinistra: 9996
Carta giallina con disegno in inchiostro marrone e marrone chiaro, forato a tutto campo a 48° (con 0,3 buchi/cm in orizzontale). Quando i fori coprono tutta la superficie regolarmente, a prescindere dall’esistenza o meno di un motivo, Elisa Ricci nel suo testo del 1913 parla di lavorazione “a tutto campo”.
Descrizione del campione n. 9996a e del cartone n. 9996.
Il motivo mostra una ghirlanda a meandro centrale con un fiore a quattro petali e piccoli boccioli e fiori a tre petali. Le parti in punto tela sono create da un paio di lavoranti che attraversano i passivi avanti e indietro: una tecnica specifica del XIX secolo e non usuale per la lavorazione dei campioni in generale, dove si scambiano le coppie. Il filo di contorno copre gli anelli che si formano intorno ai piccoli motivi. Sul disegno in inchiostro si vedono dei motivi tondi in inchiostro quasi trasparente, che indicano forse dei particolari seguiti parzialmente sul campione del merletto.
Schoenholzer Nichols T., Schede, in I merletti del monastero di Sant'Orsola nelle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 2011
Schoenholzer Nichols T., I merletti del "campionario" del monastero di Sant'Orsola di Gorizia, in I merletti del monastero di Sant'Orsola nelle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 2011
Bellina M., Il merletto a Gorizia tra Sei e Settecento, in Merletto a fuselli. Note di storia e materiali d'archivio, Mariano del Friuli (Gorizia) 2002, I/2
Pillon L., Ritorno alle origini. Note sulla storia del monastero di Sant'Orsola di Gorizia fra Sei e Settecento, in I merletti del monastero di Sant'Orsola nelle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 2011