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Nello schizzo è raffigurato un panorama della campagna romana orientale, verso i monti Tiburtni. Il primo piano è caratterizzato dalla presenza di un albero sulla sinistra e da basse piante sulla destra, collocate sopra un'altura che domina il paesaggio circostante. Sulle colline più basse, vi sono tracce di architetture che emergono fra i numerosi gruppi di alberi, fra cui la sommità di una torre e una villa o casolare. Alle spalle, si ergono le cime dei monti Tiburtini.
Come in altri fogli dell'album, Nobile coglie un suggestivo scorcio della campagna romana orientale, che si estende fino alle maestose vette dei monti Tiburtini. Dall'altura in primo piano, posizione privilegiata, lo sguardo dell'osservatore può spaziare su una vasta porzione dell'Agro, perdendosi sulle colline più basse, dove emergono tracce di architetture tra i numerosi gruppi di alberi sparsi. La presenza massiccia e imponente dei monti Tiburtini contribuisce a conferire profondità alla veduta. In questo schizzo, il paesaggio si rivela come un intricato intreccio tra la forza selvaggia della natura e le tracce sussurrate della storia umana, regalando al fruitore un'esperienza visiva che invita alla contemplazione.
Pavan G., Pietro Nobile. Architetto (1776-1854). Studi e documenti, Gorizia 1998