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Il disegno raffigura un tratto di un acquedotto romano circondato dalla vegetazione, probabilmente uno dei tanti acquedotti nella prossimità di Tivoli. Dal primo piano, un leggero declivio che spazia sulla zona circostante, il paesaggio si apre sull’acquedotto, ancora in buono stato, circondato da gruppi di pini marittimi e cipressi. Sullo sfondo, si intravedono le cime dei monti Tiburtini.
Pietro Nobile, nell’esplorazione della campagna romana, rimase affascinato dalle architetture del passato che costellavano i dintorni di Roma e che tanto influenzarono anche la sua formazione. In questo foglio, la sua attenzione è focalizzata da uno dei tanti acquedotti che si trovano nei dintorni di Tivoli, nota per i suoi antichi siti romani e la bellezza naturale. L'immagine sembra catturare la suggestiva fusione tra l'architettura romana, rappresentata dall'acquedotto, e la rigogliosa vegetazione circostante. Il leggero declivio dal primo piano conferisce una prospettiva suggestiva, invitando lo spettatore a immergersi gradualmente nella scena. L'acquedotto, ancora in buono stato, suggerisce durabilità e resistenza nel tempo, testimoniando l'abilità ingegneristica dei romani. Le cime dei monti Tiburtini sullo sfondo aggiungono profondità alla composizione, offrendo uno sguardo lontano e sottolineando la connessione tra la civiltà romana e la maestosità della natura circostante.
Pavan G., Pietro Nobile. Architetto (1776-1854). Studi e documenti, Gorizia 1998