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Il disegno - realizzato a matita di grafite su carta leggera - presenta cinque riquadri, in ognuno dei quali l'artista inserisce delle composizioni con recipienti di diversi tipi, come vasi, bottiglie, anfore e coppe. I contenitori hanno varie forme e motivi decorativi, lo sfondo è realizzato a matita.
La produzione di Dino Predonzani è articolata in vari settori: pittura da cavalletto, opere grafiche, decorazione navale e di edifici cittadini, la scenografia. Si conta anche una scultura nell'arco della sua carriera.
L'attività nell'ambito navale è probabilmente la più nota. Di queste opere si sono conservati schizzi, studi preparatori e bozzetti eseguiti tra il 1948 e il 1965. Nel Fondo Predonzani dell'Università degli Studi di Trieste sono presenti alcuni disegni relativi ai lavori realizzati in questo settore; come ad esempio questo foglio, che sembra riconducibile alla decorazione della motonave "Esperia", la prima nave di linea su cui Predonzani lavora, nel 1949, collaborando con l'architetto Gustavo Pulitzer Finali, per tre ambienti. L'artista realizza una grande quantità di disegni preliminari alla decorazione. Queste nature morte potrebbero essere uno studio per la parete del bar di prima classe della nave, dove realizza "una composizione affittita di bicchieri, bottiglie, anfore, caraffe, coppe, contenitori di vetro soffiato , insomma tutto un repertorio stravagante di vasi per l'ars bibendi" (Crusvar 2005, p. 58).
Luisa Crusvar osserva come "nello scambio incessante tra decorazione e pittura, il soggetto si ritrova anche in una "Natura morta" del 1948 (olio su faesite, firmato e datato 1948, Museo Revoltella, Trieste, Inv. n. 3390)". Nel quadro la composizione è tradizionale mentre nel foglio in esame l'artista lavora con più leggerezza, giocando con le forme dei vasi, quasi come a creare un puzzle (cfr. Crusvar 2005, p. 59).
Dino Predonzani, Dino Predonzani. Sogni di mare e di terra, Trieste 2005
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