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Il disegno di Pietro Nobile mostra in primo un grande albero collocato su di un'altura. Alla base della pianta si trovano due viandanti, uno dei quali indica in lontananza. Alle pendici, si trova una pianura caratterizzata da una ricca di vegetazione, con un casolare in basso a sinistra. Le cime dei monti Tiburtini svettano sullo sfondo, raffigurate, rispetto ad altri fogli dell'album, da una distanza ravvicinata e da una posizione privilegiata.
La capacità di Nobile nel catturare la bellezza della natura e integrare la presenza umana nel paesaggio appare notevole. La scelta di rappresentare questo particolare scorcio, con un albero maestoso al centro dell'opera, potrebbe simboleggiare la forza e la vitalità della natura. La presenza dei viandanti aggiunge un elemento narrativo, enfatizzato dal gesto indicativo verso le montagne. La rappresentazione dettagliata della pianura con la sua vegetazione ricca e il casolare aggiunge dimensione e contrasto alla composizione, suggerendo la coesistenza tra la natura selvaggia e la civiltà umana. Le cime dei monti Tiburtini come punto focale sullo sfondo contribuiscono a creare profondità nella scena, evidenziando la maestosità della natura circostante.
Pavan G., Pietro Nobile. Architetto (1776-1854). Studi e documenti, Gorizia 1998