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recto, in basso al centro e verso destra: Morte agli uccisori del Doge L’Anno 864
Scena della storia veneta realizzata su carta avorio con inchiostro seppia e acquerello grigio su tracce di matita.
Il magnifico disegno risale agli inizi degli anni Cinquanta, quando all’artista triestino venne affidata la composizione di ben centocinquanta tavole raffiguranti episodi della storia veneziana che, incise a bulino, diventarono il corredo illustrativo de La storia veneta di Francesco Zanotto, pubblicata a Venezia nel 1852 (La storia veneta espressa in centocinquanta tavole inventate e disegnate da Giuseppe Gatteri sulla scorta delle cronache e delle storie più reputate secondo i vari costumi del tempo incisa da Antonio Viviani, socio dell’arte I. R. Accademia Veneta e dell’Ateneo di Bassano ecc., ed illustrate da scrittore Valente socio di varie Accademie..., Venezia, Antonio Viviani, 1852), e poi ristampata più volte fino al 1872. L’impresa editoriale aveva l’ambizione di illustrare gli episodi più salienti della storia della Repubblica veneziana, dal 452, quando le popolazioni venete ripararono nelle isole della laguna per sfuggire ad Attila, fino alla caduta della Serenissima il 12 maggio 1797. Gatteri iniziò con l’elaborare su grandi fogli episodi della storia di Venezia tra i quali furono poi scelti i 150 soggetti da inserire nel volume dello Zanotto, gli episodi abbozzati venivano poi sviluppati con grande attenzione e precisione in fogli più piccoli e dettagliati, di questi disegni restano circa duecento prove divise tra diverse collezioni triestine pubbliche e private. Un esempio in questo senso è dato da una quarantina di disegni conservati al Civico Museo Revoltella (F. Nodari, Il suo segno era un’idea, era una rivelazione. Disegni di Giuseppe Lorenzo Gatteri al Museo Revoltella, Trieste, Museo Revoltella, 2019, pp. 40-46; ss. 83-125), nei quali studiò varie scenette con un tratto rapido a penna su una traccia in matita, spesso contrassegnate con il titolo del soggetto. Tra questi esiste anche un abbozzo (inv. 2253/17, cfr. Nodari, scheda 99), per la composizione poi riportata nel foglio in esame, che raffigura la Morte degli uccisori del Doge Tradonico, come si evince dalla scritta in calce e dall’anno 864, un episodio qui definito nei particolari e che però non verrà inserito, insieme a diverse altre composizioni, nella raccolta curata da Zanotto. Opera della piena maturità di Gatteri, la scena mostra grande capacità di orchestrare gli impianti compositivi, per lo più organizzati su strutture piramidali e su assi sghembi o su piani digradanti verso lo sfondo, costruendo sempre composizioni con una spiccata valenza teatrale.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024