in basso a destra: Le Ventre de Paris
in basso a destra: C. C / 1966
in alto a destra: COIFFE
Il disegno riprende diverse descrizioni del romanzo, che l'autore ha deciso di riunire in un unico foglio. In primo piano, nella parte bassa, una piccola cesta in vimini contiene alcune teste di animali macellati, con abbondanti schizzi di sangue. Nella parte superiore dell’immagine si trovano, a sinistra, un bouquet di fiori, e a destra, quella che sembra la vetrina di un negozio di coiffeur, dove si nota la parte superiore di un manichino, utilizzata per esibire una delle tante parrucche che affollano lo spazio espositivo.
Émile Zola, ne "Le ventre de Paris", offre una visione straordinaria e dettagliata del mercato di Les Halles, il cuore pulsante di Parigi. Le sue descrizioni, ricche di colori, odori e sapori, conferiscono al mercato una vitalità quasi tattile, in grado di trasportare il lettore direttamente nel cuore della capitale francese. Parimenti, Ciro Cristofoletti, assemblando alcuni brani di Zola, esegue quella che a tutti gli effetti appare come una natura morta. L'intenso brano in primo piano si riallaccia con forza al motivo della carne e della macellazione, temi che permeano il libro di Zola; allo stesso modo, il bouquet di fiori freschi e il negozio di coiffeur riflettono l'abbondanza e la vivacità del mercato parigino, mettendo in risalto il contrasto tra bellezza e brutalità e dove gli alimenti esposti nelle bancarelle, i prodotti freschi e i corpi macellati vengono rappresentati come parte di una composizione artistica, in un realismo così potente da sfiorare l’iperbole.