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in basso al centro: Atala di Chateaubriand
al centro: verde
in alto: rosa
al centro: verde / giallo
in basso al centro: azzurro
in alto: giallo
in basso a destra: 1944
Nel disegno sono raffigurati diversi animali in un contesto che, solo vagamente, ha sembianze naturali. Un fenicottero rosa e un uccello azzurro simile a un airone campeggiano al centro, raffigurati vicino a uno specchio d'acqua in cui sono presenti delle ninfee e dove si riconoscono le spire di un serpente. Un grande fiore giallo o un albero li sovrasta. In basso, è visibile la groppa e il capo di un bisonte o un bufalo con le corna. Sullo sfondo si intravedono alberi stilizzati, suggerendo un ambiente esotico o tropicale.
Il disegno si ricollega, come indicato anche nell'iscrizione, all'Atala, novella di François-René de Chateaubriand, pubblicata nel 1801. Ambientata nelle terre selvagge del Nord America, l'opera fa parte del ciclo di racconti dello scrittore francese legati al tema del cristianesimo primitivo e della natura incontaminata, e anticipa temi centrali nel movimento romantico. Chateaubriand dipinge con toni romantici la natura selvaggia dell'America del Nord. La natura non è solo uno sfondo, ma un'entità spirituale, un rifugio per i personaggi, carica di simbolismi e in sintonia con le emozioni umane.
Il disegno è chiaramente ispirato alle descrizioni liriche dell'autore, dove la natura ha un ruolo quasi mistico. Cristofoletti esplora un mondo naturale esotico, in cui i personaggi trovano sia rifugio che conflitto, mentre gli animali rievocano l'ambientazione selvaggia e primitiva dell'America settentrionale descritta nella novella.