disegno architettonico, D'Aronco Raimondo Tommaso, XX

Oggetto
disegno architettonico progetto
Soggetto
progetto di padiglione
Autore
Cronologia
1902
Materia e tecnica
carta da lucido/ matita, pittura ad acquerello
Misure
cm - altezza 58.5, larghezza 163
Codice scheda
D_12378
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Morpurgo
Gallerie del progetto di palazzo Morpurgo
Iscrizioni

in alto a sinistra: SPORT

in basso a sinistra: FACCIATA E INGRESSO VERSO VIA TEOBALDO CICONI

in basso al centro: SCALA DI 1 A 200

al centro a destra: SCALA DI 1 A 100

al centro a destra: ottobre 1902

al centro a destra: R. D'Aronco

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Planimetria, prospetto verso via Teobaldo Ciconi e sezioni delle strutture di un padiglione composto da un vano a tre luci dall’impianto irregolare, innestato tra due ali leggermente convergenti concluse da porte collegate ad altri edifici.

Il disegno raffigurante il padiglione dello Sport, sfortunatamente rimasto sulla carta, è stato eseguito da Raimondo D’Aronco in Turchia per l’Esposizione Regionale di Udine del 1903. In riferimento a questa tavola si conserva una lettera autografa datata 26 ottobre 1902, in cui l’architetto illustra nel dettaglio il progetto all’ingegnere Gio. Batta Cantarutti. Innanzitutto, egli descrive l’impostazione generale del padiglione e il corpo centrale a tre luci, costituito da "una grande intelaiatura in ferro" e da un finestrone a graticcio sostenuto da "una trave ornata […] progettata più alta alle estremità che nel centro". Per i pilastri di sostegno della struttura, invece, D’Aronco suggerisce di rivestire le basi a tronco di piramide "con placche di ferro ricoprenti un’immaginaria ossatura in ferro interna"; affermazione che denuncia l’attenzione rivolta ai materiali moderni. Tuttavia, il passaggio più interessante della missiva concerne la trave posta inferiormente al traliccio, la quale "sarà ornata di bulloni piccoli e grandi, esagerati per ragioni decorative". La tematica dell’utilizzo di un elemento strutturale in chiave ornamentale esplica una stringente vicinanza con il linguaggio architettonico della Secessione viennese e della Wagnerschule: basti osservare l’Österreichische Postsparkasse (1903), dove la struttura è celata da un rivestimento caratterizzato da lastre fissate con borchie di bronzo, la cui disposizione genera in facciata un disegno regolare e decorativo.

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BIBLIOGRAFIA

Barillari D., Un architetto cosmopolita in patria: l'attività di Raimondo D'Aronco in Friuli, in Un architetto cosmopolita in patria. Raimondo D'Aronco in Friuli, Udine 2022

Barillari D., D'Aronco e le esposizioni, Torino 1902 e Udine 1903, in Le città dei prodotti. Imprenditoria, architettura e arte nelle grandi esposizioni italiane ed europee, Palermo 2009

Barillari D., Raimondo D'Aronco, Roma-Bari 1995

Freni V./ Varnier C., Raimondo D'Aronco. L'opera completa, Padova 1983

Nicoletti M./ Rigotti G./ Quargnal E., Raimondo D'Aronco. Lettere di un architetto, Udine 1982

Quargnal E./ Pozzetto M., D'Aronco Architetto, Milano 1982

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