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Il disegno a grafite su carta bianca rappresenta un diamante dal taglio a goccia. L'inquadratura dell'immagine è macroscopica e mette in risalto i dettagli del disegno e gli effetti della rifrazione della luce sulla gemma. La resa è fotografica ed iperrealistica.
L'opera è stata acquistata e donata all'Ateneo triestino dai Direttori dei dieci Dipartimenti universitari in occasione del Centenario dell'Ateneo stesso, nel quadro del progetto espositivo "Relazioni d'arte" (18 giugno - 15 settembre 2024). L'opera fa parte di una serie dedicata ai Diamanti, rappresenta infatti un diamante tagliato a goccia, l'inquadratura dell'immagine è macroscopica ed evidenzia l'intenzione dell'artista di indagare nel dettaglio la rifrazione e i giochi di luce sulle sfaccettature cristallografiche della gemma con precisione fotografica e iperrealistica. La tecnica utilizzata è quella del disegno a grafite su carta bianca, lo strumento prescelto dall'artista per sondare la realtà diviene un metalinguaggio per la rappresentazione del soggetto; grafite e diamante sono forme allotropiche del carbonio. La forma perfetta della gemma rimanda alla geometria cristallografica delle forme minerali e la concretezza materica della grafite diviene strumento d'indagine dell'anima minerale della terra nella forma della natura morta sebbene il soggetto trasmetta una dimensione dinamica e naturale tipica di un essere vivente. La forma perfetta ed inalterabile rimanda alle forme primarie della geometria naturale, l'accuratezza dei dettagli dona all'immagine un sapore di atemporalità, la perfezione naturale nella rappresentazione disegnativa diviene manierismo iperrealistico e fotografico.
[Michelli L./ Del Puppo A.], Relazioni d'arte. Serse. Le ambiguità della rappresentazione, Trieste 2024
Serse Riflessi, Serse. Riflessi d'acqua e pietre dure, Albissola Marina 2021