disegno, Del Neri Edoardo, XX

Oggetto
disegno
Soggetto
ritratto di donna anziana
Autore
Del Neri Edoardo (1890/ 1932)
Cronologia
1917
Materia e tecnica
carta/ carboncino, pittura a tempera
Misure
mm - altezza 590, larghezza 585
Codice scheda
D_379
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Attems Petzenstein
Musei Provinciali. Pinacoteca
Iscrizioni

Ritratto di donna anziana seduta ripresa frontalmente. Ha capelli scuri raccolti con scriminatura centrale. Indossa un paio di orecchini con pendente, camicia marrone e gonna nera. Le mani sono incrociate in grembo.

Questo straordinario ritratto, affidato all’essenzialità del bianco e del nero e condotto con un segno grafico di singolare forza espressiva, rivela l’adesione senza residui dell’artista alla realtà del modello: una partecipazione emotiva svelata dalla scultorea possenza della figura, dall’icastica caratterizzazione del volto inciso dalle rughe, dalla limpidezza dello sguardo diretto e penetrante, dalla legnosità delle scarne mani marcate dalle vene. Già negli anni dell’Accademia a Vienna, Edoardo Del Neri si era accostato alla ritrattistica seguendo uno “spirito di verità”, ricercando nei volti e nelle figure i tratti salienti del singolo e dell’ambiente. L’artista era attratto soprattutto dal mondo degli umili, cui guardava con simpatia e sincera adesione sentimentale, cogliendo e trasformando quei volti e quei corpi provati dalla fatica in simboli di umanità e di dignità. Giunto a Roma nel 1916 fu subito conquistato dalla Campagna Romana, assolata e primitiva, con le mandrie di buoi e di pecore, la dolorante umanità dei butteri. Uomini e donne che si fondono con la terra e con le acque morte delle paludi Pontine e del Maccarese, dove la natura desolata costringeva gli uomini ad una lotta impari contro la febbre malarica e la morte. Un’umanità fermata in atteggiamenti solenni ed inconsapevoli, volti che, come l’anziana del ritratto qui considerato, diventano simboli silenziosi, l’altra faccia della “vita moderna”. Edoardo Del Neri nacque a Gorizia il 18 marzo 1890, da Clemente e Caterina Paulin. Figlio d'arte, il nonno Giuseppe si era affermato nella seconda metà dell'Ottocento come artista di genere ed il figlio Clemente ne aveva seguito le orme facendosi conoscere in città ed in provincia come pittore, restauratore e decoratore, Edoardo dimostrò fin da bambino una spiccata attitudine per il disegno e la pittura. Frequentò le "Scuole Reali" (tecniche) di Gorizia ed ebbe come insegnante di materie artistiche Giovanni Cossar, noto cultore di storia e d'arte locale ed abile acquerellista. Nel 1908 partì per Vienna, dove frequentò per quattro anni l'Akademie der Bildenden Künste, portando a termine anche il successivo anno di perfezionamento in tecniche di incisione.Dotato di un eccezionale talento grafico, Edoardo Del Neri, ancora studente, si impose alle esposizioni viennesi del Künstlerhaus e dell'Artaria del 1911. Nello stesso anno, durante le vacanze estive, conobbe Biagio Marin per cui incise le xilografie con i paesaggi gradesi che corredano Fiuri de tapo, la prima raccolta di versi pubblicata dal grande poeta gradese (1912). Nel 1913 partecipò alla I Mostra Italiana di Xilografia a Levanto, che gli valse l'accesso alle più importanti e qualificate rassegne europee di grafica (Monaco, Venezia, Zagabria, Stoccolma, Roma, Firenze). Dopo aver partecipato nel 1914 alla II Esposizione della Secessione romana, Del Neri in ottobre si stabilì a Roma, scelta determinata dallo scoppio della Grande Guerra, ma anche dall'ambiente artistico scoperto nella capitale. Il goriziano si legò, infatti, al gruppo dei secessionisti che, staccatosi nel 1912 dalla Società "Amatori e Cultori", prestava particolare attenzione alle esperienze internazionali, esprimeva tendenze di moderata modernità e seguiva con attenzione quanto di nuovo stava avvenendo nel settore delle arti applicate, scarsamente considerate dalla Società degli Amatori e Cultori: in questo clima consono alla propria sensibilità, Edoardo Del Neri partecipò con entusiasmo all'attività del gruppo e fu presente a tutte le esposizioni della Secessione fino agli inizi del 1917, quando il sodalizio si sciolse. Per l'artista furono anni di ricerca e di intensa sperimentazione pittorica, che trovava per lo più ispirazione nella campagna romana, negli antichi ed assolati paesaggi della Ciociaria con le mandrie di pecore, i tosatori, le fiere di cavalli, le donne sfolgoranti nei pittoreschi costumi delle grandi feste, i pastori maestosi come figure hodleriniane, le vecchie dal portamento fiero, il volto scavato e lo sguardo penetrante. Parallelamente all'attività pittorica e calcografica, Del Neri si dedicò con impegno e successo alle arti applicate: cartelloni pubblicitari, manifesti e locandine per spettacoli e manifestazioni artistiche, disegni per tessuti e carte, bozzetti per francobolli, decorazione di ambienti. L’impegno profuso in questo specifico settore è testimoniato dal cospicuo numero di opere (oltre settecento) raccolte in uno splendido Album di bozzetti realizzato dall’artista stesso. Nel 1925 ottenne dal Ministero delle Colonie il prestigioso incarico di recarsi in Tripolitania per studiare e ritrarre l'ambiente, esperienza fermata da una straordinaria messe di disegni da cui, successivamente, nasceva la magnifica serie di dipinti ad olio a soggetto esotico esposta a Roma nel 1931 alla “Prima Esposizione Internazionale d’Arte Coloniale”. Alla fine degli anni Venti l’artista ricevette diverse commissioni per la decorazione di edifici pubblici a Roma (Circolo della Stampa Estera, 1929) e a Gorizia (Circolo degli Aviatori, 1930; pannello decorativo Palazzo delle Poste, 1931) ma, proprio al culmine della carriera, e mentre in pittura stava sperimentando le forme espressive del secondo Futurismo, Edoardo Del Neri si spegneva improvvisamente nella capitale il 21 aprile del 1932. (DELNERI 2007, p. 168)

BIBLIOGRAFIA

Pinacoteca estate, Pinacoteca d'estate. Viaggio nel primo '900. Opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, s.l. 2010

Delneri A., Schede, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007

Mostra Edoardo Del Neri, Mostra antologica del pittore Edoardo Del Neri 1890-1932, Gorizia 1977

Anfuso F., Il pittore E. Del Neri, in Cronache d’attualità, Roma 1919, 15 aprile

Mostra Bianco, Mostra del Bianco e Nero alla Società F. Francia a Bologna, in Bollettino d'Arte, 1918, fasc. V-VII