al centro: D.O.M./ FRANCISCO PETRARCHAE/ PARMENSI ARCHIDIACONO/ PARENTIBUS PRAECLARIS GENERE PERANTIQUO/ ETHICES CHRISTIANAE SCRIPTORI EXIMIO/ ROMANAE LINGUAE/ RESTITUTORI/ ETRUSCAE PRINCIPI/ AFRICAE OB CARMEN HAC IN URBE PERACTUM/ REGIBUS ACCITO/ S.P.Q.R./ LAUREA DONATO/ TANTI VIRI/ IUVENILIUM IUVENIS SENILIUM SENEX/ STUDIOSISSIMUS/ COMES NICOLAUS CANONICUS CICOGNARIUS/ MARMOREA PROXIM ARA EXCITATA/ IBIQUE CONDITO/ DIVAE IANUARIAE CRUENTO CORPORE/ H.M.P./ SUFFECTUM/ SED INFRA MERITUM FRANCIS. SEPULC./ SUMMA HAC IN AEDE EFFERRI MANDANTIS/ SI PARMAE OCCUMBERET/ EXTERA MORTE HEU NOBIS EREPTI.
Il cenotafio qui raffigurato si presenta come un'edicola architettonica che inquadra la lastra con la scritta commemorativa a Petrarca, ai lati della quale ci sono due paraste decorate con oggetti ed emblemi religiosi (calici, ampolle, libri, pastorali, croci astili, tiare) terminanti in un peduccio con testa femminile. Nella parte superiore un ovale racchiude il mezzo busto di Petrarca; ai fianchi due putti piangenti seduti su due volute e dietro ad essi due urne funerarie fiammanti. L'edicola termina con una cimasa ad arco sovrastata da una croce.
L'acquerello è citato nell'Inventario e estimo della Libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti, redatto da Giovanni Enrico Schubart e da Gaetano Merlato nel 1842-1843 (PETR. Ms I 76), al n. 893 come: "Disegno a inchiostro della China. Copia dal Cenotafio del Petrarca esistente nella Cattedrale di Parma". Il disegno certamente entrò nella collezione di Rossetti dopo il 1822, perchè non è citato nel catalogo della raccolta petrarchesca piccolominea che l'erudito pubblicò in quell'anno, in cui sono elencati i 90 esemplari appartenenti alla sezione iconografica finora in suo possesso. Non sono emersi altri documenti riguardanti la sua acquisizione da parte di Rossetti, e perciò il 1842, data di morte del Rossetti, va considerata come termine ante quem per l'entrata del foglio nella collezione dell'erudito. Il disegno è una copia del cenotafio di Francesco Petrarca fatto erigere nel 1713 nella cappella dei canonici della Cattedrale di Parma dal canonico Nicolò Cicognari, in onore del poeta che era stato canonico e arcidiacono della cattedrale (cfr. Molossi 1832-1834).
Molossi L., Vocabolario topografico dei ducati di Parma Piacenza e Guastalla preceduto da cenni statistici e susseguito da un'appendice, Parma 1834-1834