Il disegno raffigura un uomo stante in abito rinascimentale, appartenente a una Compagnia della Calza di Venezia.
Il disegno è attribuito sulla vecchia scheda inventariale a Giuseppe Lorenzo Gatteri, attribuzione che può essere confermata anche sotto il profilo stilistico. Esso copia la tavola 18 incisa all'acquaforte e bulino e intitolata Compagno della calza inserita nel volume di Fabio Mutinelli, Del costume veneziano sino al secolo decimosettimo, edito a Venezia nel 1831, e raffigura un uomo appartenente ad una delle cosiddette Campagnie della Calza di Venezia, che erano delle compagnie di nobili veneziani che nei secoli XV e XVI organizzarono nella città lagunare la vita di spettacolo. La figura è stata tratta da uno degli affollati teleri di Vittore Carpaccio, che fu il principale descrittore della vita e dei costumi veneziani nel Quattrocento, e precisamente dal Miracolo della reliquia della croce, databile al 1494 e oggi alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, dove il giovane compare in primo piano quasi al centro. L'acquerello di Gatteri fu poi riprodotto da Giuseppe Caprin nel suo volume Marine istriane, edito a Trieste nel 1889, all'interno del capitolo concernente Capodistria, dove a imitazione di Venezia sorse nel XV secolo una Compagnia della Calza. Si può supporre che il foglio sia una esercitazione giovanile dell'artista, databile nel quinto decennio dell'Ottocento, quando era ancora allievo dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Il disegno è in pendant con un altro dei CMSA (inv. 10/906).
Perocco G., L'opera completa del Carpaccio, Milano 1967
Caprin G., Marine istriane, Trieste 1889
Mutinelli F., Del costume veneziano sino al secolo decimosettimo, Venezia 1831