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La presenza del sito archeologico fu segnalata per la prima volta da A. Tagliaferri negli anni'80 del XX secolo. Lo studioso riferisce l'esistenza di "macerie romane" non assegnabili a una precisa tipologia di insediamento, su un'area quadrangolare ben circoscritta, di circa 10 m di lato, notata precedentemente da A. Furlan. Nel corso di una ricognizione del 1993 si notarono numerosi frammenti di tegole, coppi e mattoni semirefrattari sparsi sul terreno; alcuni presentavano tracce di vetrificazione e di bruciatura. Nel corso di ulteriori ricognizioni sono state raccolte tegole bollate.
La grande quantità di materiale laterizio stracotto o addirittura bruciato, lascia ipotizzare l'esistenza in questo luogo di una fornace.
Tagliaferri A., Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca archeologica per la storia, Pordenone 1986, 3