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Durante i lavori di costruzione di un'abitazione privata in una zona periferica di Villesse, nel 2006 vennero alla luce i resti di alcune strutture murarie e di pavimenti a mosaico. Tale ritrovamento portò alla realizzazione di tre successive campagne di scavo, volte all'individuazione dell'edificio (o agli edifici) cui appartenevano i resti sopradescritti. Si è così potuto individuare un edificio principale in proprietà Andrian (esteso anche nella proprietà Gerin-Caffar, in cui vennero realizzate alcune trincee di scavo) e una struttura rettangolare con muri perimetrali rinforzati da lesene, con orientamento leggermente diverso da quello della proprietà Andrian.
Le indagini hanno permesso di accertare l'esistenza di una struttura residenziale di dimensioni piuttosto ampie e di almeno due altri edifici a probabile destinazione utilitaria, separati dal primo da un'area scoperta. L'edificio principale sarebbe stato costruito almeno nella prima metà del I sec. a.C. e sarebbe stato dotato, almeno nel I sec. d.C., di apparati decorativi di lusso e di ambienti riscaldati. Il complesso, forse in qualche modo legato alla fornace scoperta nel fondo Fattorin (SI 640), si troverebbe a circa 200 m verso sud dal tracciato della via per Emona.
Tiussi C., Un ritrovamento di miliari nel greto del fiume Torre a Villesse (Gorizia) e la via Aquileia-Iulia Emona, in Aquileia Nostra, Aquileia (UD) 2010, 81
Mandruzzato L./ Gomezel C., Villesse (Go). Insediamento rustico in via Cossuttis. Indagini 2008, in Notiziario della Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, 2010, 3