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Durante i lavori di ripristino del muro della Rosta di Sagrado, creata nel 1905 per convogliare parte delle acque dell'Isonzo nel canale de Dottori, fu rinvenuta una colonna in pietra calcarea, interpretabile come un miliario. Il recupero avvenne a sei metri di profondità nel greto del fiume, nel tratto subito a valle dello sbarramento e a monte del ponte di Sagrado.
Il ritrovamento, avvenuto in un punto non più localizzabile con precisione, testimonia il passaggio nei pressi dell'area della rosta di un percorso stradale di età romana. Secondo L. Bertacchi, questo sarebbe da identificare con la via per Emona (in direzione del Ponte della Mainizza), trovandosi a circa 10 miglia da Aquileia, mentre secondo una più recente ipotesi, formulata da C. Tiussi, sarebbe da mettere in relazione con la strada che collegava l'area del Timavo con Gradisca attraverso Redipuglia e Sagrado.
Tiussi C., Un ritrovamento di miliari nel greto del fiume Torre a Villesse (Gorizia) e la via Aquileia-Iulia Emona, in Aquileia Nostra, Aquileia (UD) 2010, 81
Gorizia e valle Isonzo, Gorizia e la valle dell'Isonzo: dalla preistoria al Medioevo (Monografie goriziane, Libro primo: archeologia), Gorizia 2001
Petean E., Polazzo. Storia e memoria, Udine 1998
Strazzulla M.J., Presenze archeologiche nella zona nordorientale del territorio, in Antichità Alto Adriatiche, Udine 1979, I
Bertacchi L., Il basso Isonzo in età romana. Un ponte e un acquedotto, in Aquileia Nostra, 1978, XLIX