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l'adulto di questa specie ha un'apertura alare da 45 a 65 mm. Le ali anteriori sono marroni con macchie bianche (che a volte mancano), le ali posteriori sono arancioni con macchie circolari neri scuro. I vistosi motivi sulle sue ali servono come avvertimento ai predatori perché i fluidi corporei della falena sono velenosi. Le tossine contengono quantità di esteri neurotossici che agiscono interferendo con il recettore dell'acetilcolina. I colori spaventano i predatori come i piccoli uccelli. Questa specie produce anche segnali sonori per spaventare pipistrelli.
Distribuzione: Arctia caja è una specie settentrionale che si trova negli Stati Uniti, in Canada e in tutta Europa. Predilige i climi freddi e temperati e può essere trovata fino a un'altitudine di 3.000 m.s.l.m. Si trova in tutta Italia. Biologia: Gli adulti sono attivi da giugno a settembre. La falena preferisce i climi freddi con stagionalità temperata, poiché le larve svernano. Le larve sono generaliste, cioè mangiano un'ampia varietà di specie vegetali, i suoi composti tossici sono ottenuti da piante tossiche che producono alcaloidi pirrolizidinici. Gli adulti consumano esclusivamente nettare floreale e non hanno una specialità evidente. Arctia caja si adatta molto bene ai climi temperati freddi. Le larve di questa specie svernano nella vegetazione del suolo e in primavera terminano lo sviluppo larvale e si impupano. Gli adulti possono emettere suoni stridenti con le ali ed emettere suoni striduli acuti che sono udibili dall'uomo. È stato scoperto che questi suoni influenzano il comportamento dei pipistrelli che evitando così la falena nociva. È noto che i peli dei bruchi causano orticaria e irritazione negli esseri umani, così come in altri mammiferi. Biotopo: Questa specie predilige numerosi tipi di habitat selvatici, dalle praterie alle foreste, ma l’habitat deve essere stagionale e fresco. Conservazione: Arctia caja era una volta diffusa e comune nel Regno Unito. Molti studi hanno mostrato che l'abbondanza di questa specie è diminuita dell'89% negli ultimi 30 anni. Attualmente, è una specie protetta nel Regno Unito.