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La Daphnis nerii ha un'apertura alare di 90-110 mm. Le ali anteriori sono verdi olivo scuro con sfumature verde olivo chiaro, attraversato da disegni trasversali alcuni tendenti al marroncino chiaro e al rosa, altri tendenti al nero, i quali creano una complicata rete. Nella zona apicale si osserva una macchia più scura a forma di mezza luna, affiancata ad un'area molto chiara, quasi biancastra. Altre due fasce chiare, costituite da più linee biancastre, attraversano diagonalmente l'ala. Le ali posteriori sono di colore marroncino che sfuma in verde oliva, nella fascia sub-marginale si osserva una linea più chiara, bordata di scuro esternamente. La testa è di colore verde scuro, il torace è dorsalmente verde grigio bruno ventralmente. L'addome è verde sulla superficie dorsale, con alcuni segni scuri bordati di bianco su ogni segmento. C’è dimorfismo sessuale, negli ultimi due segmenti dell'addome, il maschio ha tre macchie, mentre la femmina solo due.
Distribuzione: D. nerii si trova in vaste aree dell'Africa e dell'Asia. È una specie migratoria e, nei periodi estivi si può trovare in tutta Europa fino nell'area meridionale della penisola scandinava. In Italia, esiste sia come specie migrante nei mesi più caldi, sia come specie stanziale nel Sud d’Italia dove le crisalidi possono sopravvivere all’inverno. Con il riscaldamento globale e gli inverni più miti questa specie risulta spesso stanziale anche al nord. Biologia: nell'Europa meridionale, si osservano soltanto due generazioni l'anno, tra maggio e luglio, e tra agosto e settembre, in altre zone dove è stabilmente residente, può essere presente con circa 5 generazioni. Gli adulti si nutrono di nettare di una grande varietà di fiori svolgendo il compito di insetti pronubi. Essi hanno una preferenza per le specie profumate come petunia, gelsomino e caprifoglio. Gli adulti sono particolarmente attivi nel crepuscolo, e si librano sopra i fiori dopo il tramonto, la lunga spiritromba permette alla falena di nutrirsi restando sospesa in volo senza appoggiarsi sulla corolla del fiore. Durante il giorno riposano aggrappati a una foglia oppure sulle rocce. Le larve vengono considerate polifaghe in quanto sono state segnalate su molteplici piante di diverse famiglie, ma le piante nutrici principali sono alcune appartenenti alle Apocynaceae, ed in particolare il Nerium oleander, ma si può trovare anche su Vinca, Acokanthera, Carissa, Rauwolfia, Adenium multiflorum.