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A ovest dell’abitato, a circa 500 m dal centro, si trova la centa di Joannis. Lì doveva sorgere un piccolo borgo medievale, racchiuso all’interno di una cinta e costituito da un gruppo di abitazioni strette intorno alla chiesa di Sant’Agnese e a all’annesso cimitero. La chiesa veniva comunemente chiamata Sant’Agnese in Centa, probabilmente perché era cinta da muri. Sono ancora visibili la canipa, aderente al lato sud, con un porticato a cinque arcate, e la casa del curato, a S-E; si tratta di edifici di impianto quattrocentesco. Della chiesa di S. Agnese è visibile solo una delle cappelle laterali della chiesa cinquecentesca, trasformata in abside nell’ultima fase edilizia, che si data a partire dal XVII secolo. La chiesa e il cimitero vennero definitivamente abbandonati già nei primi anni del Novecento. Della centa restano i muri a secco, alti circa 2,5 m, con la parte inferiore in conci squadrati e quella superiore a file alternate di conci e ciottoli di fiume. Sebbene nel catasto napoleonico le mura di cinta hanno forma ovoidale la cortina conservata ha forma romboidale, con i lati maggiori lunghi circa 25 m e quelli minori 15 m. Durante lo scavo archeologico effettuato nel 2006 è stata analizzata un’area al pianterreno della canipa di 5,2 x 8,5 m, con il rinvenimento di parte di una necropoli di IX-X sec., costituita 18 tombe Lo scavo nel 2008 nell’edificio attiguo ha riportato alla luce 11 tombe per un totale di 29 sepolture ad inumazione orientate prevalentemente in senso E-O. La necropoli doveva essere più estesa e occupare in origine l’area più occidentale della Centa. Le tombe sono scavate nella nuda terra, con utilizzo saltuario di pietrame e laterizi a delimitare i limiti della fossa, in particolare in corrispondenza del cranio e dei piedi. I corredi, omogenei e indipendenti dal sesso dell’inumato, sono costituiti da coltellini in ferro, orecchini, cerchietti temporali e anelli digitali, ascrivibili alla cultura slavo-carinziana di Köttlach, databile tra IX e XI secolo. Lo scavo ha consentito di documentare stratigraficamente una delle poche aree funerarie con elementi di cultura materiale di ascendenza paleoslava in Friuli. La necropoli potrebbe essere messa in relazione con un coevo villaggio situato nelle immediate vicinanze dell’area funeraria e nei pressi della Stradalta, probabilmente identificabile con l’antica via Postumia. Nel basso medioevo la memoria dell’area funeraria si era persa e al di sopra vi fu costruita una canipa.
La centa di Joannis è molto ben conservata ed è stata sede di due campagne di scavo stratigrafico riguardanti una necropoli di IX-X secolo.
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