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Le foglie di tabacco, divise in base alla qualità, venivano infilzate e messe in appositi stenditoi poi collocati entro le celle di essiccazione dove, ad una temperatura di 80-85° C, venivano essiccate, subendo il processo di caramellizzazione. Al termine veniva immesso del vapore per far rinvenire le foglie così da renderle meno fragili durante la successiva cernita e imbottatura. Le botti venivano spedite infine alle manifatture tabacchi dei Monopoli di Stato.
Il complesso è costituito da una corte quadrata con ingresso posto a Est, affacciato su Via Mortegliano. La corte è delimitata da corpi continui destinati a contenere le celle di essiccazione, interamente chiusi, con alla sommità una tripla fila di fitti camini comprendente, nella parte mediana a Ovest, il fabbricato, più basso, destinato ad ospitare la caldaia; accanto, più oltre, la ciminiera. Al centro un articolato edificio con pianta a T irregolare inclinata, disposto su 2, 3 e 4 livelli, destinato a magazzino. Ad Ovest un ulteriore corpo a pianta rettangolare, chiuso, disposto su 3 livelli, sormontato da camini; un secondo, chiuso, su 2 livelli, con camini alla sommità, chiude l’intero lato Sud. Le strutture orizzontali sono in c. a. e laterizio; le strutture verticali in c. a. e muratura di mattoni a vista. I tetti sono a falde con struttura parte in legno, parte in laterizio e cemento, coperti in eternit. I prospetti del magazzino centrale sono percorsi da aperture quadrettate.