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I cascamifici erano fabbriche dove si lavoravano i bassi prodotti del setificio, come rifiuti di bozzoli, avanzi della trattura o altri residui conseguenti alla lavorazione delle sete gregge al torcitoio. La lavorazione era composta da 8 fasi, alcune molto lunghe in termini di tempo. Si partiva dalla macerazione della seta, per eliminare altre sostanze presenti; si passava poi alla lavatura. Era poi necessario far riposare il tessuto per almeno 20-25 giorni. Trascorso questo tempo il materiale v
Il sito si compone di diverse strutture, a partire dall'edificio d'ingresso in linea a due piani, costruito utilizzando la pietra locale. Da qui si accede al cortile interno, e ad un altro edificio parallelo al precedente, avente le stesse caratteristiche tipologiche. Di fronte allo stabilimento, collegata con una passerella, si trova la piccola centrale idroelettrica dotata di tre turbine "Francis". Più a sud rispetto allo stabilimento troviamo il deposito. L'impianto produttivo, nel suo complesso, è un interessante esempio tipologico-costruttivo di architettura industriale.
Croatto G./ Valcovich E., Architetture industriali del settore tessile in Friuli fra Ottocento e Novecento. Un patrimonio sconosciuto, Tricesimo (UD) 1994
King J., Udine e la sua provincia. Ieri nella storia, oggi con la sua economia nel mondo, Milano 1979
Parmeggiani N., Gli stadi dello sviluppo industriale nella provincia di Udine. Ricognizione storica dal primo Ottocento ad oggi, Udine 1966