Collezione del Comune di Tolmezzo. Pinacoteca Corbellini

Collezione del Comune di Tolmezzo. Pinacoteca Corbellini

Localizzazione
Tolmezzo (UD)
Palazzo Frisacco
Denominazione
Collezione del Comune di Tolmezzo. Pinacoteca Corbellini
Tipologia
artistico
Sistema museale
Rete museale CarniaMusei

La collezione Corbellini nasce per volontà dell’artista, Cornelia Corbellini, che dona a Tolmezzo, sua cittadina natale, un importante nucleo di opere: trenta dipinti che ne ripercorrono la carriera pittorica. Già alla mostra personale allestita a Palazzo Frisacco nel 1998 la pittrice aveva espresso il desiderio che Tolmezzo ospitasse un’esposizione permanente per artisti della regione e per questo lei stessa per prima si impegnava a presentare alcune tele. La Pinacoteca Corbellini ospitata al piano terra di Palazzo Frisacco è stata inaugurata nel dicembre 2007. Le opere, esposte a rotazione, sono una scelta rappresentativa della produzione dell’artista: dalla fine degli anni Trenta, quando, giovane, apprendeva dai pittori carnici, amici del padre, i rudimenti della pittura, al periodo dell’Accademia di Belle Arti di Venezia (dal 1939 al 1942) con il maestro Guido Cadorin, i paesaggi, i ritratti e le nature morte della maturità, fino alle recenti tele astratte (successive all’anno 2000), dove il colore ha il sopravvento sulla forma figurativa. Il paesaggio di Sappada del 1937 su tavola testimonia l’uso della spatola e un’attenzione ai particolari, ma già prevale la costruzione dell’immagine per accostamenti di colori. Tra i generi a lei più congeniali c'è il paesaggio: monti, boschi e prati fioriti della Carnia che dipinge en plein air, accompagnata dal marito, fotografo amatoriale. Dalle tavole riutilizzate e adattate alla pittura, Corbellini passa alla tela, costruendo da sola i telai e scegliendo i tessuti opportuni per accogliere il colore ad olio steso con pennellate vigorose e ricche di materia. Le nature morte sono composte da pochi elementi: pomodori, zucche, bottiglie, vasi di fiori e oggetti tipici della Carnia come i bronzins. Abbandonate le modelle sedute, ritratte negli anni Quaranta, nei grandi dipinti di questo decennio l’artista sceglie gruppi di figure: giovani con gli sci o raccolti sotto gli ombrelli in una serata piovosa, forme sintetiche, meno dettagliate, descritte nella realtà quotidiana.

La catalogazione

L'allora Centro regionale in collaborazione con il Comune di Tolmezzo ha avviato la schedatura dei dipinti pochi giorni dopo l'inaugurazione della Pinacoteca nel dicembre 2007. Dei dipinti oltre ai dati essenziali, sono state individuate e trascritte tutte le iscrizioni presenti e riportate nelle schede anche delle osservazioni utili a comprendere la forma espressiva della pittrice carnica.